Asiak non era uscita del tutto dalla depressione evidentemente, perché dopo la morte di Susanna ci è ripiombata a picco. Lucy K. K. mi ha detto che l'altra notte vaneggiava e diceva che Susanna non è morta, è solo nell'altra stanza, ecco perché non la vede. Chiamava: "Maialino, maialino... è di là, il maialino è di là, ecco perché non la vedo, c'è, ma è di là..."
La dottoressa Pasqui-Copanello le ha detto che deve lasciar andare Susanna.
Sembra facile.
Stanotte c'era vento freddo e pioggia, io ero a letto e ad un certo punto ho sognato che Susanna avanzava attraverso la pianura spazzata dalla tempesta, verso casa nostra, si avvicinava alla porta e suonava. Io aprivo e la vedevo sulla soglia, zoppicante e tutta bagnata...
Sembra una cosa assurda ma quando ci si affeziona così a una creatura del genere occorre che passi molto tempo prima di potersi riprendere completamente.
RispondiEliminaE non sempre ci si riesce.
Il mio canarino lo sogno ancora dopo nove anni...Finchè era vivo, sognavo che gli accadevano delle cose terribili, invece da che è morto lo sogno sempre molto tranquillo e felice che mi dice che va tutto bene.
RispondiEliminaLasciar andare è giusto e salutare, però non è per niente facile.
Un abbraccio
Cara Susanna spesso latito, ma il mio cuore gattesco ti è sempre vicino, lo sai.
RispondiEliminaGrazie, Russo!Un abbraccio!
RispondiEliminaChe tenera la micia della foto! oddio io ai gatti non resisto, però è una passione reciproca! Sara
RispondiElimina