Pagine

martedì 17 giugno 2008

Violacheviola


violacheviola
Inserito originariamente da susannucciauccia
Questa poesia Iris l'aveva dedicata ad una sua amica scultrice. Un giorno ve ne parlerò... Quest'amica vive sui Monti Sibillini, è una gatta soriana, si chiama Tonina Landriscina e scolpisce principalmente figure di donna. Ad una aveva dato nome "Viola", e le aveva cucito un abito di seta violetto.A Iris piacevano le sue opere. Diceva che la ispiravano. E Tonina le aveva promesso che un giorno avrebbe scolpito una donna di nome Iris.


Viola


Ho sognato in una lanterna magica
molto lontana
gallerie nebbiose
e donne di perla che danzavano
piene di fiori viola

Volevo raccoglierli

Si confondono con gli affreschi
Oscillano tra gli archi

Che fiori sono?

Ma il vento le sospinge e io non saprò più

4 commenti:

  1. Sono sempre più affascinata da quest'anima poetica felina... che Susanna sia una gatta d'intelligenza superiore si vede: ed è anche bella! (chi dice che le femminucce non possano essere belle e intelligenti?) Ma la cosa più appassionante è che scrive poesie per le sue amiche! non trovate che sia un gesto più unico che raro?
    Ed è pure brava.
    (e non te le manda a dire, questo sì che è da virtuosi!;-))
    Mmm... chissà se alla zia Gaja la mamma di Susanna darà il permesso di postare sul suo blog (con tutti i dovuti riferimenti e ringraziamenti) la foto di Susanna che studia? Alla zia piacerebbe scrivere un post felino con un po' di link... ;-))

    RispondiElimina
  2. Cara zia Gaja, la Mamma dice che puoi benissimo postare la mia foto mentre studio... anzi, ti ringrazia, perché l'evento (che io studi) non è frequentissimo...
    A proposito (di che?): cosa è successo al tuo micione bianco Moby Dick?
    Miao!
    Susanna

    RispondiElimina
  3. Certo che puoi postare la mia foto, dice la Mamma! Oltre tutto, vedere me che studio non è cosa di tutti i giorni...

    RispondiElimina
  4. Eh, il mio micione se n'è andato nel 2004. (e in un modo che ha davvero del "magico": se trovo chi dice che i gatti non "sentono" il dolore delle persone lo strangolo con le mie manine sante). mi manca tantissimo... era un ronfone e un mangione, e non miagolava mai, ma la sua presenza silenziosa e bianchissima era impossibile da ignorare!

    miao, Susanna! che bella nipotina che ho!=^..^=

    RispondiElimina