I carcerati sono liberi di circolare all'interno di Volusia perché la città è cinta da solide mura e sbarrata da robustissime porte. Quando la donnola Aurinca Lacusta è stata accompagnata a Volusia dalle guardie carcerarie perugine, è stata cordialmente scaricata all'entrata e le è stato consigliato di seguire le indicazioni dei cartelli stradali, che sono ben tenuti, aggiornati ed offrono, come si vede dalla foto a destra, informazioni assai circostanziate.
Volusia è, come dicevo, completamente sovvenzionata dal Governo, che non lesina finanziamenti oculati per il soggiorno dei detenuti e per il loro recupero alla vita civile. Nella recente finanziaria è incluso un sostanzioso pacchetto per dotare la città di Volusia di strutture moderne e all'avanguardia, come il Centro Accettazione e Smistamento che si può ammirare nella foto a sinistra...
5 commenti:
Quanto mi piacciono questi luoghi carichi di storia passata....
Che spreco di soldi pubblici...non sarebbero bastate una serie di caverne naturali per degli ex carcerati?Povera Italia....da noi, all'occorrenza, si usano anche le "domus de janas"
(http://it.wikipedia.org/wiki/Domus_de_janas)
Le carceri dismesse le lasciamo, all'uopo, a chi ha perso il lavoro!http://www.isoladeicassintegrati.com/
Annalisa
E' un club mediterranée! Che tranquillità, che pace (eterna)!
@ Maraptica: è vero, si respira una pace antica, un afflato che viene da lontano... dal cenozoico, se va bene.
@ Annalisa: sì, il Governo investe parecchi soldi in questa provincia riformatrice. Si vede dallo stato della segnaletica. E da tante altre cose che vedrai domani...
@ Lypsak: l'hai detto, sorella. La pace... giusto quella eterna.
In un contesto così bucolico il recupero è assicurato...
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