giovedì 25 ottobre 2012

Il mistero del lupino

Ieri sono andata con Lucy K.K. ed Arturo il ragioniere a trovare Edoardo, l'avvocato, il fratello della povera Susanna, che è molto malato e sta aspettando i risultati di certi esami cui si è poco entusiasticamente sottoposto.
Mentre stavamo al capezzale del vecchio gatto nero a bere thè, Arturo ci ha offerto un altro mini-mistero.

Pare che una giovine soriana amica sua, che studia presso la locale Facoltà di Scienze della Formazione (a questo punto Edoardo ha sbuffato, derisorio; ma si sa, egli è malevolo) per raggranellare qualche soldo faccia la baby-cat-sitter e che sia stata incaricata di badare ad un giovane pargolo di razza siamese dai genitori, che una sera avevano deciso di recarsi al vernissage di un artista divisionista. Il pupo, a dire dei genitori, era vivace, ma se la baby cat-sitter avesse ritenuto che le sue marachelle erano esagerate, avrebbe dovuto minacciarlo di chiamare il Lupino. La giovane studentessa aveva palesato la sua perplessità (perché il lupino? alludevano forse al legume di verghiana memoria? per spaventare il bimbo non sarebbe stato meglio minacciarlo di chiamare il lupo? o direttamente tirargli uno scappellotto in mezzo alle orecchie?); ma i blasonati genitori l'avevano assicurata che il piccino aveva grandissima temenza di questo mitologico animale.
 
Orbene, i due siamesi erano partiti per l'evento, la giovane soriana si era allocata nella loro casa a badare al pargoletto e questi aveva cominciato ad appalesare la sua neanche nascosta natura di RCSO (RompiCazzo Serie Oro) aprendo scatole di croccantini e sbriciolandoli sui tappeti di tutta la magione. La soriana aveva ritenuto dunque giunto il momento di usare la minacciosa frase suggeritale dai genitori della peste e lo aveva minacciato che, se non avesse smesso le sue provocazioni, sarebbe andata a chiamare il lupino. Pare che il cucciolo, supremamente indifferente, abbia replicato: "Me fa 'na sega ta me 'l lupino...