martedì 29 settembre 2009

Viaggi di nozze con cucina esotica

Il viaggio di nozze nell'Abkhazia citeriore è terminato e i piccioncini (si fa per dire) sono tornati alla base. Quando Asiak ha saputo che ero stata male e mi ero operata per la quinta volta, ha cominciato a ululare e a rimbrottarmi perché non glielo avevo fatto sapere. Che cosa avrei dovuto fare, l'ho rintuzzata, farti venire giù dai castelli rupestri col tuo novello sposo perché io ci ho un tumore? Troppi ce ne ho avuti, fra un po' chiederò alla veterinaria Sabrina di mettemi una zip, così la prossima volta fa prima.
I due novelli hanno riportato varie fotografie, fra cui hanno scelto le più belle (il furetto ha detto che se c'è una cosa che gli fa girare i cabbasisi è proprio la gente che costringe il prossimo a sorbirsi vagonate di fotografie mal fatte ed insignificanti, tipo tredici varianti dell'ala sinistra dell'aereo o una dozzina di cornicioni arrugginiti sormontati da un piccione che ti rimira con aria beota).
Hanno riportato anche qualcos'altro, o qualcun altro, a seconda. Hanno riportato la cuoca dell'albergo, una donnola moldava di nome Aurinca Lacusta, la cui partenza dall'hotel è circondata dal più fitto mistero.
Io una mezza idea ce l'ho, però. Ieri sera ha dichiarato di voler cucinare per tutti noi e ci ha preparato quella che è, secondo lei, la specialità di Ciadar Lunga: i bocconotti alla sabbia, piatto che constava di maccheroni lessati e spolverizzati con la rena raccolta sulle rive del Chiascio...

martedì 15 settembre 2009

Mortacci loro...

Valium o ketamina? Questo era il dilemma per la veterinaria Sabrina, che mi ha operato per la quinta volta, la possino. Ho infatti un'insufficienza renale - non si sa se cronica o transitoria - e, in questi casi, è bene ricorrere alle operazioni chirurgiche solo se non si può fare altrimenti, perché l'anestesia peggiora lo stato dei reni.
Bisogna fare una scelta, insomma. Io ho un tumore maligno alla mammella e la Mamma si è chiesta: meglio lasciarlo stare o rischiare uno choc ai reni? La veterinaria le ha detto che non si poteva fare a meno di operare; et voila.
E io qua.
Mi sono svegliata da un'ora e sto dettando il post a Trilly, la gatta della Sabrina, perché io non ci prendo nella tastiera. Mi sento come se mi fosse passato sopra un camion con rimorchio. E non ho nemmeno il piede di porco a pila regalato dalla zia Waller, come l'elettrotecnico degli Squallor. Ho più buchi addosso di un puntaspilli. La Sabrina mi sta facendo diecimila flebo, di cibo e di fisiologica, per disintossicarmi, e ha detto alla Mamma che dovrebbe lasciarmi qui per un giorno.
Non ci voglio stare!
Voglio casa mia!

sabato 12 settembre 2009

La sfiga ci vede benissimo

Sono una gatta di quasi quattordici anni, il che vuol dire che non sono proprio di primo pelo.
Se si pensa che una volta i gatti campavano al massimo sette-otto anni (e non studiavano psicologia né suonavano il rock), dovrei baciarmi i gomiti.
Invece non me li bacio, anzi, direi che sono pure un po' scocciata. Nella mia vita ho già subito quattro operazioni per tumori assortiti (l'ultima il 9 luglio scorso) e martedì passerò alla quinta.
In più, soffro di reni e non ho appetito.
Niente altro?
Se da martedì non mi sentirete più, vorrà dire che è andata male.
Mortacci...