sabato 24 dicembre 2011

Il Natale ai tempi della crisi



Dal titolo sembra che io mi voglia lanciare in analisi sociologiche concernenti la situazione economica mondiale e le festività locali; invece voglio semplicemente fare a tutti i miei amici tanti auguri di



BUON NATALE E BUONE FESTE!

domenica 18 dicembre 2011

Joy to the world



"Io non so se sia la crisi" mi diceva ieri il lupo Flavio Aufidio Crispino, a cena a casa mia e di Tarquinius insieme con Arturo, Lucy K.K., Scubidù e Asiak "se sia il ventennio berlusconiano, se sia il pessimo gusto imperante o che caspita sia, ma le decorazioni natalizie che si vedono in giro quest'anno sono terrificanti..."
Qualche tempo fa il lupo, che è un giornalista di RAI 3, aveva imbastito un servizio che intendeva opporsi allo stucchevole buonismo natalizio che le televisioni ostentano la seconda metà di dicembre, e lo aveva intitolato "Laido Natale". Le decorazioni che mostrava erano veramente deprimenti, ma tutti pensavano che l'episodio rimanesse isolato; e invece, a quanto pare, il lupo ha scovato altre chicche da esporre al pubblico ludibrio dicembrino. A cominciare dall'albero di Natale ammannito con i vassoi della birra Peroni e di un'altra cervogia il cui logo non riesco a leggere (la Heineken? boh), passando attraverso il miserando abete decorato con tazzine da caffè e "Gratta e Vinci" usati (e, spero, non vincenti);




per giungere last, but not least, dulcis in fundo o in cauda venenum alla perla delle perle, alla madre di tutte le nefandezze, al padre di tutti gli obbrobri

l'albero di Natale fatto con una marea di copertoni usati, spruzzati di vernice bianca, illuminati dall'interno con una miriade di lampadine e sapientemente disposti in guisa d'abete in un piazzale dove si allocano tre o quattro negozietti. E dove, presume il lupo, nessuno avrà mai la spudoratezza di rivendicarne la paternità...
Altro che Joy to the world. E' la tristezza epocale, sostiene Asiak.
Ma Asiak, si sa, tende alla depressione.

domenica 11 dicembre 2011

Blog a scartamento ridotto


Ci sono stati anni - il 2008, ad esempio - in cui ogni giorno questo blog presentava una marea di stupidaggini da condividere via cavo.
Ci sono stati certi Natali in cui scrivevo di tutto.
Ora i miei post si sono diradati. E non è che mi mancherebbero le cose da raccontare, per carità. E' che per ora non ho voglia di scriverle.
Mi sembra tutto inutile.
Mi sembrano tutte sciapate. Mi pare che i pochi amici che vengono ogni tanto qui a leggere debbano scuotere la testa di fronte alle inanità che si trovano sullo schermo.
Mi sembra, forse. Sarà una botta di depressione, che ne so, sarà la crisi internazionale, ma sono un po' mogia. Altro che la Cincia.
Passerà. Passa tutto.