venerdì 30 marzo 2012

Risate!



Prima di me non c'era tempo alcuno, dopo di me
non ne verrà nessuno,
con me il tempo nasce, con me pure perisce.

                                                            Daniel Czepko

mercoledì 28 marzo 2012

Le rose di Eliogabalo (ovvero vanitas vanitatum)


E' il titolo del quadro, non allarmatevi pensando che intenda infliggervi una disamina sui decadenti imperatori della Roma del III secolo.
Ve lo offro solo come sottofondo per questo lacerto de "El gran Teatro del Mundo", di Pedro Calderon de la Barca.
Il tutto nella speranza che conosciate lo spagnolo... altrimenti si tratta di vane ciarle disperse per il web.



Ya que he cobrado augustas majestades,
ya que he borrado hermosas perfecciones,
ya que he frustrado altivas vanidades,
ya que he igualado cetros y azadones;
al teatro pasad de las verdades,
que éste el teatro es de las ficciones.


(azadones = zappe; cetros = scettri)

sabato 24 marzo 2012

Cose che mi piacciono, invece

                     

                  Dipinsi Amor, ma non conobbi lui
                  e colorii con la mia penna spesso
                  ne le favole mie gli amori altrui.
                  Quel che sento narrar, vero ed espresso
                  da un fedele amator co' detti sui,
                  figurando talor vo di me stesso.

                                                  Gerolamo Fontanella, XVII secolo


martedì 20 marzo 2012

Foto-romanza

E che, solo Lucy K.K. ha il diritto di lagnarsi pubblicamente di ciò che la infastidisce?
E io chi sono?
Lasciate che anch'io, Ibadeth Hysa, ramarra albanese, violinista in una scalcinata band di liscio e studentessa di sociologia, riveli qualcosa di me.
M'infastidisce la gente che non si lascia fotografare, sissignori.
Che sono polinesiani? hanno paura che gli scippi l'anima?
Dice: sei tu che violi l'altrui riservatezza imponendo alla gente i tuoi scatti fotografici. La gente ha pure il diritto di essere lasciata in pace. Se non vuole che la sua effigie compaia nel tuo album, avrà le sue ragioni, che tu non devi sindacare.
D'accordo, non sindaco.
D'accordo, non m'impongo.
Però mi dà tanto fastidio la gente che, quando vede che tu le punti contro la macchinetta fotografica, si schermisce, si mette le mani davanti alla faccia, si nasconde dietro una bottiglia, si gira.
D'accordo, se vedo una reazione siffatta non insisto.
Però, di certo, mi dispiace.
Ho come la sensazione che chi si rifiuta di essere immortalato voglia evitare di avere qualcosa a che spartire con me. Che voglia far capire che non c'è posto per me nel suo mondo e che non ci tiene ad avere un posto nel mio.
Va bene, non glielo do il posto.
Però ci rimango male.

giovedì 15 marzo 2012

Idiosincrasie


Ieri a pranzo a casa nostra c'erano Arturo il ragioniere, Lucy K.K. e il velociraptor Kenny, che con le sue innumeri file di denti sgranocchiava lestamente i crostini al peperoncino che avevo preparato. Fa tutto con estrema rapidità, quel tizio. Per un velociraptor suppongo sia imperativo. Intanto Lucy aveva posto sul fuoco una pentola piena d'acqua e Arturo si era avvicinato, l'aveva guardata e poi, con un ramaiolo, ne aveva tolta un po', suscitando le urla isteriche della visoncina.
"Ma che ca... ppero! Ma lo saprò, io, quanta acqua ci vuole? Metti su l'acqua per la pasta e c'è sempre, oh, dico sempre, qualcuno che ce la aggiunge o che la leva!!! Ma stracazzo e straminchia!!!! Se c'è una cosa che non sopporto...." e s'era interrotta perché tutti eravamo scoppiati in una risata fragorosa. Tarquinius (che vedete nella foto sopra) s'era messo a canticchiare "Le cose che io non sopporto sono settemilatrecentocinquanta..."
Il velociraptor aveva chiesto spiegazioni e tutti siamo stati ben lieti di metterlo al corrente sulle sterminate migliaia di idiosincrasie di Lucy. La visoncina stessa, ridendo (anche se rideva verde, secondo me) ne ha aggiunte un altro po'.

"Non tollero" (dice Lucy):

21) la gente che mi fa il solletico;
22) quella che, per strada, negli uffici o nei negozi, canticchia un motivetto a bocca chiusa da sola;
23) quelli che, quando ti sei misurata la febbre, insinuano che tu non abbia tenuto correttamente il termometro;
24) chi usa l'appellativo affettuoso "cucciola" o "puzzola";
25) chi ti saluta dicendo "ciauz" o "baciuzz" (da odio);
26) gli aggettivi "sfizioso" e "stortignaccolo";
27) coloro che, in cerca di una miseranda vicinanza alla notorietà, vanno a deporre fiori o peggio pelouche dove è stato ucciso qualcuno. Grrrrrrrrrrrr!!!!
28) le automobili che si fermano a bocca aperta (i conducenti sono a bocca aperta, non le auto), per  guardare un incidente stradale, magari provocando una coda epocale e possibilmente qualche altro incidente di rinforzo;
29) chi fa scherzi. Dice "Ti manca il senso dell'umorismo?" Rispondo che non è quello che mi manca; io sospetto che uno scherzo, per quanto innocente sia, nasconda sempre una sorta di aggressività o malevolenza nei confronti di chi lo subisce. Anche uno scherzo innocente mira sempre a   provocarti un disagio o a farti fare una magra figura, non è così? (o, come direbbero gli inglesi, isn't it?)

Condividete?