Diana, che ha passato la prima parte della sua vita in casa d'un'insegnante di religione, ha pensato che sia cosa buona e giusta mandare Alice a catechismo.
L'altro ieri è andata ad un incontro di lettura sui miracoli di Nostro Signore, dove si leggeva la storia del miracolo di Gesù che ridiede l'uso delle gambe ad un povero storpio. Al ritorno, ha riferito che la discussione che ne è seguita - durata due ore e quarantacinque minuti - si è incentrata sul grave problema di cosa pensasse lo storpio miracolato.
Il Bimbo, che era presente ed ha stigmatizzato la vacuità dell'operazione, le ha tuttavia fatto notare che, nel corso dei secoli, fior di Concilii sono stati organizzati per trattare argomenti ben più peregrini, e si è riproposto di scriverne dotti articoli. Sapendo che il Bimbo è ateo ed abbastanza astioso nei confronti di talune manifestazioni del cattolicesimo, Diana ha detto che la sola idea le faceva tremare le vene e i polsi...
3 commenti:
Alice ha altro da pensare che andare a catechismo e se ci va sa come comportarsi.
Una mia collega insegna catechismo ed è sempre molto stanca al termine della lezione. Ha qualche alunno un po' troppo vivace...
Buon giovedì!
Ah, le scene di panico della catechesi e dei catecumeni!
Ah, che bei ricordi! (?!)
Ah, cara la mia Alice, ma un panino con la burrata 'unn era meglio?
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