lunedì 6 aprile 2009

Corona di luci: la soluzione


corona di luci
Inserito originariamente da susannucciauccia

Ieri ho dato ad Asiak uno spinello da fumare e quella, dopo dieci minuti, mi stava spiegando, serissima, che quando viveva in Groenlandia aveva sentito parlare di un misterioso sentiero di luci che cinge il mondo... solo che le luci non si vedono perché sono nascoste dai cespugli... e solo gli iniziati possono scoprirlo, un pezzo per volta.
Sono andata a dormire pensando che lo spino, ad Asiak, aveva pigliato male, ed ho sognato che mi trovavo in cima ai Monti Martani, in mezzo alla corona di nove luci che sempre scorgo quando percorro la E 45. Era una radura circondata da roseti e le luci la illuminavano indicando l'inizio del sentiero che cinge il mondo.

La realtà è qualcosa di molto più prosaico.
Ieri pomeriggio ho preso il break e sono andata con Ibadeth verso Giano dell'Umbria, borgo medioevale che si trova sulle pendici dei Monti Martani, solo che è dall'altra parte, sul versante che dà verso Assisi e Montefalco.
Imboccata la E 45 verso Deruta, siamo uscita a Ripabianca e abbiamo attraversato la suggestiva Vallepuglia; superato Bastardo (sì, si chiama così, giuromorissi), abbiamo virato verso Giano dell'Umbria. Di lì, la strada che conduce serpenteggiando sino alla vetta dei Monti Martani è asfaltata. Ed io, che ho terrore delle strade bianche (sarà una mania, che volete), non ero riuscita a salire dalla parte di Massa Martana, in quanto la strada che conduce al Rifugio dei Monti Martani è stupenda, panoramica, verdeggiante e fiorita... ma non è asfaltata.
Dall'altro versante, invece, sì.
Ibadeth ed io siamo salite per una strada ripidissima fino al Rifugio (credo sia un ristorante); abbiamo parcheggiato il break e siamo salite sino alla sommità, dove campeggiavano svariate antenne, un'immensa croce di ferro, qualche villetta in stato d'abbandono e, in cima, una piattaforma con alcuni edifici di cemento armato, di pertinenza dell'Esercito. La piattaforma affacciava sia verso il Subasio sia sul versante della E 45 (che non si vedeva perché in quel momento si svolgeva un silenzioso temporale che offuscava le vallate sottostanti) ed era circondata da nove lampioni al sodio...
La corona di luci!
Non posso pubblicarne le foto perché, essendo un edificio dell'Esercito, penso sia proibito (anche se era tutto automatizzato e non c'era un cane); ma una foto del muro settentrionale e delle valli circonvicine la potrò pur mostrare, o no?

5 commenti:

flo ha detto...

Sono molto affascinata dalle foto stupende che stai pubblicando in questi giorni, oltre che dai tuoi racconti. Mi resta solo un dubbio: ma chessefuma Asiak? :P

Susanna ha detto...

Grazie per i complimenti! Questa macchinina nuova funziona meglio della precedente! 8in effetti l'avevo vinta coi punti della Esso...). Asiak di solito non fuma e non beve, ecco perché le ha preso male; le avevo dato del Libano Oro... :)

Anonimo ha detto...

Svelato l'arcano...
Però che bella la leggenda delle luci che cingono il mondo!
Ciao

Anonimo ha detto...

Però si è persa tutta la poesia...

Giovanni ha detto...

In effetti è un bel post. Amo molto gli "scorci panoramici", soprattutto quelli montani, data la mia assuefazione a quelli marittimi. Ho delle buone amicizie nell'interno dell'abruzzo. L'anno scorso ho visto vallate da alti promontori, COMUNI che d'inverno non hanno neanche 50 abitanti ... tuttavia, credo che quest'anno passerò la mano. Ho ancora un incipiente mollezza degli intestini per quanto è accaduto. Non voglio cavalcare la faglia! :(

P.S.
Per prendere il Break, devi munirti di KitKat ?