lunedì 17 agosto 2009

Scene da un matrimonio


Osgaton gaturno
Inserito originariamente da susannucciauccia

Feste normali noi non siamo in grado di organizzarne, non c'è niente da fare. Neppure stavolta ci siamo smentiti: il matrimonio di Asiak e Scubidù è stato rallegrato da una spettacolare scoperta archeologica. Ma andiamo per ordine, come dice il Presidente quando conta le sue escort.
Lo sposalizio si è celebrato nella tenuta di Almasilvia Deogratias, che per l'occasione aveva allestito uno scenario fiabesco sotto un tendone nel suo frutteto... sì, perché la cerimonia era tutta dedicata al tema della frutta. La star era ovviamente Kenny, il velociraptor fruttariano che canta canzoni sulla frutta. Tavolate colme di ogni ben di Dio erano imbandite attorno al gazebo sotto il quale il sindaco ha sancito il legame tra un'emozionatissima Asiak e un (supponiamo) emozionato furetto, che però non si mostra mai scosso in nessuna situazione. Testimoni della sposa erano Tarquinius e Ibadeth, lei elegantissima in una tunica viola cangiante; testimoni dello sposo erano la veterinaria Sabrina e la gatta Patricia detta Trilly. Numerosi erano gli invitati... si fa prima a dire chi non c'era, in realtà. Io sono stata cooptata per cantare l'Ave Maria e il Panis Angelicus (imparati la sera prima sotto la guida del ratto Michelangelo Storace detto Er Pantegana). Due amiche dello sposo, le gatte calicò Giada e Lucia, erano incaricate di portare gli anelli... peccato che Lucia sia cieca e invece di porgerle agli sposi le abbia rovesciate nella fontana, costringendo il licaone Aristogìtone a tuffarsi per recuperarle.

Megalo aveva indossato per l'occasione un tailleur Chanel bianco bordato di rosso; mia cugina Margot sfoggiava un abito lungo in organza rosa confetto con paillettes, un po' sopra le righe, a mio modesto parere. Era elegantissima Lucy K.K., con un tubino verde pastello e borsetta analoga, accanto ad Arturo il ragioniere in grigio, come sempre. Maysa la lince si era conciata in maniera tale che pareva la protagonista femminile del Figlio dello Sceicco, con un caftano porpora ricamato d'argento. A un certo punto, mi ha sussurrato lepida che era un matrimonio assai commovente, tra un ladro e un'assassina; suo marito Ramon Lllull Costa i Llobera le ha rifilato una gomitata nel plesso solare e l'ha ridotta al silenzio.
Il colpo di scena si è avuto dopo la cerimonia, allorché i camerieri hanno cominciato a servire gli aperitivi biologici offerti da Almasilvia. Lucy K.K., probabilmente sbronza, inanellava una serie di brindisi uno più improbabile dell'altro, costringendo gli astanti ad applaudire. Arturo ad un tratto, dopo aver ingurgitato l'ennesimo aperitivo, ha gettato il calice a terra e l'ha calpestato, apprestandosi a pronunciare chi sa quale formula augurale; ma qualunque augurio intendesse fare, ha terminato la frase con una serie di urla selvagge ed improperi (del tipo Porca zozza ladra lurida troia maiala... e mi è sfuggito il resto), in quanto la zampa gli era sprofondata in un buco del terreno. Megalo e Margot sono accorse per aiutarlo a liberare l'estremità offesa (mentre Lucy K.K. rideva a crepapelle) ed in quel momento Margot si è chinata sulla buca e ne ha estratto un coccio con una misteriosa scritta in caratteri sconosciuti. Ha cacciato un urlo spaventevole, tanto che sono accorsi subito il lupo Flavio Aufidio Crispino e il fotografo ferrarese, che si sono messi a riprendere la scena. Pare si trattasse di una tavoletta gaturna che mia cugina ha definito osgaton, con una scritta sulla quale non è stata in grado di avanzare alcuna ipotesi.

La serata si è conclusa tra balli, canti, esibizioni della visoncina nera Alibech Estalère con il flauto e brani dal repertorio del velociraptor: Banane lampone, Il mondo di frutta candita, Il tempo delle mele, La banana, Tutti frutti, Puppappera, Che mele, L'uva fogarina, Era il tempo delle more, Mango papaya ananas, Tocca l'albicocca, Strawberry fields forever, Mango papaya kiwi.

Un fuori programma demenziale è stata l'esibizione di Pinca e Pallina ai cocomeri. Avendo notato spesso, nei negozi d'alimentari, la pietosa scena di gente che prende a sberle i cocomeri esposti nelle ceste, esse hanno concluso che si trattasse di un nuovo tipo di strumento a percussione e ne hanno ordinati una decina da suonare durante la festa, cantando un pezzo blues da loro composto, intitolato Wallaby lullaby Libania.


6 commenti:

Gaja Cenciarelli ha detto...

rosa confetto con le paillettes? ma è pacchiano! non le ho proprio insegnato niente a quell'impunita di tua cugina, eh? e pensare che a casa va sempre in giro in jeans!

Susanna ha detto...

Non proprio pacchiano, ma diciamo... vistoso. Certo, un'archeologa dev'essere vestita in modo pratico...

Marco Marsilli ha detto...

Si dice, forse alludendo al meteo o forse no, che «sposa bagnato = sposa fortunata». Che dire, allora, delle fedi bagnate?

Anonimo ha detto...

Oh, almeno un matrimonio un po' diverso dalle solite cerimonie noiose!
Congratulazioni agli sposi!

Susanna ha detto...

Ciao omonima, sono una collega della tua padrona e le faccio sempre fare matte risate con le mie battute. Ho però un difetto grandissimo: NON SO TENERE LA DISCIPLINA, NEANCHE CON I MICI!
Ciao e auguri
Susanna (la matematica più svitata della Terra)

Susanna ha detto...

Da Susanna a Susanna: non ti preoccupare, Susanna, l'Apocalisse dice che c'è un tempo per fare tutto. Però, con i mici, credo sia più complicato che con i fanciulli della scuola Capitini!