domenica 15 novembre 2009

Croce e delizia


scubidù primo piano
Inserito originariamente da susannucciauccia

Pranzo domenicale da Asiak e Scubidù! Ancora casa loro è tutta per aria (noterete nella foto il furetto che tenta di raccogliere oggetti variamente disseminati sul pavimento della sua magione), ma la sala da pranzo, fornita di camino e, meraviglia delle meraviglie, di porta-vivande, è già pronta ed oggi ero da loro con Ibadeth, Tarquinius, Arturo il ragioniere e Lucy K. K.
Mentre Lucy e Arturo si divertivano un mondo a correre su e giù per il portavivande (che conduce in una gelida cantina dove, per ora, non c'è proprio niente), noi discutevamo d'attualità e il discorso è caduto, manco a dirlo, sulla questione crocifissi.
C'è da dire che nessuno dei commensali è particolarmente religioso. La più religiosa sono io, che sono genericamente cristiana - ma anche ferocemente laicista, c'è da dire. Erano tutti contrari all'esposizione di simboli religiosi nei luoghi pubblici... tranne Arturo, che era più possibilista.
Che fastidio vi dà, il crocifisso?"
Un ruggito collettivo s'è levato dalla tavola e Asiak ha risposto: "A me, nessuno. Assolutamente. Ma negli uffici pubblici non ce lo vorrei"
E perché?" ha chiesto il soriano.
"Perché è un simbolo" ha replicato Tarquinius. "Un simbolo significa qualcosa. Se no non sarebbe un simbolo"
"Scusa, Arturo, io preferisco discutere con uno che mi dice che il crocifisso nei luoghi pubblici ci deve stare perché fa parte della nostra cultura, piuttosto che con qualcuno che mi chiede che fastidio mi dà. Che fastidio vuoi che mi dia? A me dà molta noia, questa storia dei crocifissi" ho brontolato io. Ibadeth mi ha fatto notare che a me ultimamente dà noia tutto... il che, può anche essere.
"Sì, ma qui veramente si sta spostando il fulcro del contendere. Tutti si sono levati a difendere il crocifisso; ma io mi chiedo quanti, tra questi, sono veramente cristiani o sanno cosa significhi essere cristiani. Pochi, credo. Il vero cristiano non dovrebbe occuparsi di simboli, perché questo è, il crocifisso, un simbolo. E l'esposizione di simboli, secondo me, ha a che fare con il potere. E il vero cristiano dovrebbe rincorrere il potere?
In che senso?" ha chiesto Ibadeth.
"Nel senso che un simbolo, come ha detto tuo marito, deve significare qualcosa. Se no, sarebbe un oggetto dell'arredamento, no? Un crocifisso mica è un oggetto qualsiasi dell'arredamento. Esposto in una casa, significa che in quella casa sono cristiani. E mi sta bene. Esposto in una scuola o in un ufficio pubblico, dovrebbe significare lo stesso. O no?"
"Penso di sì" ha detto lei.
"Beh, ma se non sono tutti cristiani? Come la mettiamo? Non è questione di fastidio, è questione di principio. A casa tua appicchi tutti i simboli che ti pare. A casa di tutti, no"
"Giusto" ha annuito il furetto.
"
Che poi... a me pare che tutta questa levata di scudi sul crocifisso non significhi la difesa del cristianesimo, ma significhi marcare il territorio. Secondo me, chi difende la croce lo fa per sottolineare la differenza dagli immigrati... soprattutto musulmani. L'ostentare la croce è un messaggio per gli immigrati: qui è casa nostra, se vi sta bene vi adeguate, se no ve ne andate. Un po' come fanno quelle ragazze musulmane che portano il velo. Vuol dire: guarda, amico, che io non sono mica come te. Noi da una parte, voi dall'altra. E questo ha ben poco a che fare con il messaggio di Cristo. Credi che tutti quelli che difendono ferocemente il crocifisso sappiano cosa vuol dire essere veramente cristiani? Secondo me no. Manco lo sanno, perché quel povero cristo è morto sulla croce. Non gliene frega niente, delle parole di Gesù, secondo me. Però dicono che il cattolicesimo è religione di Stato... E' dal 1982, che non lo è più! Lo sanno o fanno finta di non saperlo? E mica la religione di Stato è stata abolita per fare contenti gli immigrati. Voglio dire, in Italia non sono tutti cattolici. A parte gli stranieri, che hanno le religioni più disparate... ma ci sono gli italiani che credono in altre religioni, o anche quelli che non credono in niente. E questi non sono rappresentati dal crocifisso, con tutto il rispetto. In tutti i modi, ribadisco che la frase 'Che fastidio vi dà il Crocifisso?' mi fa venire le fantignole. E' questione di principio, non di fastidio. Mi sembra di un qualunquismo veramente feroce. Della serie: lasciamolo, il crocifisso, tanto è un pezzo di legno come tanti altri... Mi sembra proprio che la dica chi non vuole assumere una posizione"
"Oggi sei decisamente invelenita" ha concluso Ibadeth.
"Abbastanza" ho concordato io. E, approfittando della mia ritrovata snellezza (dovuta alla malattia, mica alla dieta), mi sono messa a rincorrere Arturo su e giù per il porta-vivande, seguita da Lucy K.K. che squittiva "Penitenziagite! Penitenziagite!"

11 commenti:

il monticiano ha detto...

Certo che ne hai fatto passare di tempo prima di affrontare con questo tuo interessante post un argomento così tosto e d'attualità.
Quel simbolo può stare benissimo nei luoghi privati ma in quelli pubblici, esistendo la libertà di appartenenza ad una religione anzichè ad un altra, ritengo sia giusto osservare ciò che è stato deciso in sede europea.

Anonimo ha detto...

Anzi, mi sembra che proprio dire "che fastidio ti dà", invece di difendere il crocefisso, ne sminuisca il valore: proprio perchè è un simbolo forte dà fastidio a chi non lo condivide, e in un ufficio pubblico proprio non può e non deve stare.
Ma senti, le fantignole cosa sono?
Ciao

duhangst ha detto...

Sono ateo, per cui per me i luoghi pubblici dovrebbero essere atei.
Io provocatoriamente in una discussione simile ho asserito che invece di toglire si potrebbe aggiungere..
Aggiungere tutti gli altri simboli religiosi in una sorta di par condicio.

Susanna ha detto...

@cinciamogia: è un modo di dire tipicamente perugino. Significa che una cosa mi dà un tale fastidio che mi provoca il parossismo. Le fantignole sono, credo, una malattia infantile ("infantignole")che provoca convulsioni.

Marco Marsilli ha detto...

Ma .. gatti e furetti vanno d'accordo?

Sono ateo, lo ammetto, e non provo fastidio alcuno per il crocefisso dacché, risorto o no, si tratta comunque di un povero cristo che si è battuto fino alla morte per l'eguaglianza degli uomini e, in generale, per valori che è veramente difficile non considerare fondanti per la nostra civiltà.

Detto questo, non vedo quale sia il motivo per esporlo ovunque per legge dato che lo Stato dovrebbe dimostrarsi equo ed imparziale verso tutte le religioni ed anche verso coloro che non credono in alcuna di esse.

... e non sopporto quelli che danno per scontato che gli italiani debbano essere per forza in maggioranza cattolici, come fosse scritto nel DNA ...

Brava Susanna.

Marco Marsilli ha detto...

Ma .. gatti e furetti vanno d'accordo?

Sono ateo, lo ammetto, e non provo fastidio alcuno per il crocefisso dacché, risorto o no, si tratta comunque di un povero cristo che si è battuto fino alla morte per l'eguaglianza degli uomini e, in generale, per valori che è veramente difficile non considerare fondanti per la nostra civiltà.

Detto questo, non vedo quale sia il motivo per esporlo ovunque per legge dato che lo Stato dovrebbe dimostrarsi equo ed imparziale verso tutte le religioni ed anche verso coloro che non credono in alcuna di esse.

... e non sopporto quelli che danno per scontato che gli italiani debbano essere per forza in maggioranza cattolici, come fosse scritto nel DNA ...

Brava Susanna.

@enio ha detto...

io sono per il lasciare dove stanno i crocefissi, sopratutto nelle scuole. Stavolta a Strasburgo hanno toppato e checchè ne dicano gli "altri" ho la fema convinzione che resteranno lì.

lucy ha detto...

domenica ho visto un banchetto della lega per raccogliere firme per rimettere il crocefisso nelle aule: che non c'è mai stato, almeno dalle mie parti. marcavano il territorio, proprio, 'sti 'mpuniti, senza dio e senza patria. se domani viene fuori che agli africani danno noja le mutande di lana raccoglieranno firme per i mutandoni. o per le stecche di balena, per lo scaldapreti, lo scialletto e la crinolina: che fanno tanto verdi.
lucy

Semalutia ha detto...

Uno scambio intelligente e costruttivo di vedute, complimenti Susanna! Io la penso così (e parlo da agnostica praticante, come spesso mi definisco): il crocifisso un privato può metterselo dove vuole: al collo, in auto, in casa, in un negozio di sua proprietà. Nei pubblici uffici non ha semplicemente senso. Ha senso in chiesa, che è il suo tempio, non nelle scuole o in Comune.
Ognuno poi dovrebbe viversela intimamente la sua religione, che bisogno c'è di ostentarne i simboli?

FulviaLeopardi ha detto...

ot) grazie degli auguri

a me il crocefisso non dà fastidio, sinceramente manco ci faccio caso se c'è...son ben altre le cose che dovrebbero darci fastidio

Marlene Barrett ha detto...

perchè, dell'ora di religione? se si studiassero LE religioni e non fosse l'ora di ripetizione di catechismo, non sarebbe forse meglio? non sarebbe più importante di un crocifisso appeso in una scuola pubblica di uno stato laico?

in conclusione, condivido pienamente: il modo in cui si difende il crocifisso a me sembra tanto come pisciare il territorio...