domenica 4 aprile 2010

A te la mala Pasqua (ovvero la Via della Bellezza)


lampropeltis-alterna
Inserito originariamente da susannucciauccia

Stamattina mi sono svegliata depressa. Tarquinius era partito per consegnare alla chiesa di Salci un pannello da lui istoriato, che riproduce storie della creazione. Il prete gli ha detto che poteva anche inserire scene di altre cosmogonie, non solo di quella cristiana della Genesi, e mio marito è stato piacevolmente sorpreso dalla richiesta.
Avevo in gran parte preparato il pranzo di Pasqua, per fortuna, perché se avessi dovuto approntare stamane una qualche vivanda, i miei ospiti sarebbero rimasti soverchiamente delusi.


La prima Pasqua senza Susanna, pensavo alzandomi. La prima Pasqua senza il maialino, che arrivava portando la ciaramicola, e litigava perennemente con suo fratello Edoardo, l’avvocato, e anche col siamese Charlie.


Ora anche Charlie se ne sta andando. Insufficienza renale cronica. Dialisi col Ringer lattato, vitamina e Ranidil, acqua fresca a volontà in tutti gli angoli della casa e borse dell’acqua calda avvolte in caldi piccoli plaid. Il rituale del micio che se va.
Ieri sera cercava sulle pagine gialle il numero del barcaiolo Caronte. Voleva prenotarsi per la traversata. Tarquinius gli ha detto che non c’era bisogno di prenotazioni, ti viene a pigliare lui, anche se non vuoi. Charlie gli ha replicato: “Ahò!!!” e Tarquinius è rimasto senza argomenti.
A pranzo sono arrivati Asiak e Scubidù, con Arturo e Lucy K.K., Srikant il pitone che ci ha presentato Byna Vanbeselaere, la sua fidanzata, e la di lei cugina, l’artista della Cippalippa cyberpunk. Si è messa a sedere vicino a me e io l’ho fissata ricordandomi che certe mie colleghe se le mangiano, quelle come lei; ma non ho ritenuto fosse educazione divorarmi un commensale seduto al mio desco. Charlie è rimasto pochi minuti a tavola, poi è andato affranto a gettarsi nella cesta foderata di copertine rosse, con Arturo che cercava di convincerlo a mangiare almeno un poco di KD frullato con l’acqua minerale…
Chanel, è il nome di Cippalippa, me lo sono ricordata giusto in tempo prima di chiamarla veramente Cippalippa e beccarmi magari un morso. Sapeva che io sto seguendo un corso monografico sui Navajo e voleva alcune informazioni sulla Via della Bellezza. Pare che lei e il fotografo ferrarese stiano preparando una mostra fotografica e proprio così vogliano intitolarla. La Via della Bellezza. Ho avuto un brivido lungo le scaglie, perché temo già che il titolo sarà antifrastico e mi si sciorineranno davanti orrende immagini di degrado, morte e desolazione.
E in verità non avevo capito male. Chanel e Byna mi hanno mostrato le foto che vorrebbero esporre. Il pitone Srikant mi guardava, dall’altro lato del tavolo, da dietro una bottiglia di ottimo rum giamaicano, e pareva segretamente divertito, ma si conduceva, con le due Lampropheltis, con l’abituale compitezza. Il furetto ha detto che erano foto interessanti. Le due visoncine ne hanno convenuto: Lucy ha detto che l’angolazione è insolita, Asiak che mostra la capacità di vedere l’altro lato delle cose.
Chanel ha gorgheggiato estasiata, Byna ha ringraziato, ma non sembrava convinta di aver ricevuto dei complimenti...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una tendenza della fotografia contemporanea, la foto depressiva da pessimismo e fastidio, tipicamente in bianco e nero contrastato e cupo. Son gusti, a me una ogni tanto va bene, ma dopo poco stufa.
Un forte abbraccio a Charlie!

Susanna ha detto...

Grazie, Cincia!