Sei nell'ufficio postale centrale della città e ti metti in coda col tuo biglietto, poniamo il 786. Ogni sportello ha il suo display rosso col numeretto che sta servendo in quel momento. In mezzo alla sala, appeso al soffitto, troneggia un display più grande dove tu puoi seguire l'andamento dei turni e lo smistamento degli sportelli.
Sul megadisplay c'è il 785.
Tu aspetti fiduciosa. Ancora un numero e tocca a te.
Dopo un minuto il 785 scatta e ... deng... appare il 786.
Il tuo.
Ti alzi con la tua raccomandata e vai verso lo sportello, ma il tipo che aveva il 785 non ha ancora finito e non si schioda.
Tu aspetti fremente sbattendo la coda dietro la linea gialla.
Deng! Scatta anche il 787, ma il tizio del 785 non ha ancora finito di conferire con l'impiegato e non ti lascia accedere allo sportello.
Quando finalmente se ne va, scatta il 788. DENG! Ca va sans dire.
Tu ti avvicini, mostri il tuo biglietto e l'impiegato, stolido, gracchia: "788! Venga il 788! Che vuole lei, col 786? Perché non s'è svegliata prima?" e se protesti: "Ci stia attenta, ai numeri, eccheccappero!"
E poi dice che uno non deve emulare Michael Douglas in Un giorno d'ordinaria follia...
4 commenti:
In questi casi urge la manata in faccia... a volte essere troppo gentili non aiuta... :)
E'già tanto che sia stata seguita la numerazione..Io il pannello della posta non l'ho mai capito, un po' segue un ordine logico, un po' no; sembra lo faccia apposta.
In questi casi concordo con Lyppa, manata in faccia, o almeno tono adeguato alla bisogna.
Hai sbagliato a non emulare il Douglas, avresti riscosso un notevole successo arricchito da un applauso fragoroso.
ps.il "ramarro" sono io poiché non sono stato chiaro quando ho postato lo scritto nel mio blog.
Ad ogni modo tutto sta procedendo tramite studi medici. L'esame finale credo proprio di doverlo fare in ospedale. Grazie cara.
Io quando vado all'ufficio postale mi siedo tranquilla e aspetto pazientemente... minuto dopo minuto.
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