mercoledì 28 marzo 2012

Le rose di Eliogabalo (ovvero vanitas vanitatum)


E' il titolo del quadro, non allarmatevi pensando che intenda infliggervi una disamina sui decadenti imperatori della Roma del III secolo.
Ve lo offro solo come sottofondo per questo lacerto de "El gran Teatro del Mundo", di Pedro Calderon de la Barca.
Il tutto nella speranza che conosciate lo spagnolo... altrimenti si tratta di vane ciarle disperse per il web.



Ya que he cobrado augustas majestades,
ya que he borrado hermosas perfecciones,
ya que he frustrado altivas vanidades,
ya que he igualado cetros y azadones;
al teatro pasad de las verdades,
que éste el teatro es de las ficciones.


(azadones = zappe; cetros = scettri)

2 commenti:

il monticiano ha detto...

Eheheh, ma io ho "copiato e incollato" e sono passato da google
traduttore e, credimi, non sono ciarle disperse per il web.

Susanna ha detto...

Bravo! Tu sì che ti dai da fare! Ma se qualcuno me lo avesse chiesto, avrei offerto una indegna traduzione... :)