venerdì 10 agosto 2012

Audace furto dei soliti ignoti


Assistiti dal Grinta e rilasciati dai Carabinieri di Marsciano, Piscia e Barella si sono impegnati ad esercitare attività lecite e fruttuose ed hanno deciso di darsi alla pesca di gamberetti nel fiume locale, il Fersinone.
Avendo appreso che pesci e gamberetti non saltano in braccio all'improvvido pescatore che li attende sulla riva, ma che è necessario un equipaggiamento consistente in canna da pesca ed esche per attirare le prede, i due si sono portati (linguaggio carabinieresco) presso il locale esercizio Caccia e Pesca e si sono forniti di due canne ed un enorme barattolo di bigattini, ovvero i vermetti che vengono sistemati in cima all'amo e che, a quanto pare, costituiscono per i pesci un bocconcino prelibato. Contenti loro...
Non potendo recarsi a pesca sul fiume prima di due o tre giorni - erano stati invitati alla Città della Domenica da un amico che gestisce il bob a due -, hanno appoggiato l'armamentario di canne e bigattini nel garage della mamma di Barella e sono partiti felici verso il Parco.
Quando però, al ritorno, hanno aperto la porta basculante del garage, sono stati aggrediti da un'onda anomala, un tornado, un ciclone di dimensioni epiche che emetteva un ronzio spaventoso.
Terrorizzati, sono fuggiti a gran velocità per la statale che conduce Fratta Todina a Marsciano e non hanno fatto ritorno che dopo due ore - nel frattempo si erano fermati a rifocillarsi presso una baracchetta di legno che vende alcolici e si erano ristorati così bene che erano caduti addormentati su una panchetta di legno in preda ai fumi della Birra Poretti.

Con sommo stupore, si erano resi conto che nel garage c'erano ancora le due canne da pesca appoggiate al muro, ma che il barattolo dei bigattini era completamente vuoto.
Si sono guardati sconcertati e Piscia ha proposto di andare alla stazione dei Carabinieri a sporgere denuncia. Dopo tutto, erano due cittadini onesti ed ossequienti delle leggi, e dovevano essere tutelati nelle loro legittime proprietà
Il loro sconcerto è aumentato esponenzialmente quando il Carabiniere cui era stata narrata la storia del furto ha cominciato a sganasciarsi dalle risate a tal punto che il maresciallo ha dovuto chiamare il farmacista per iniettargli una dose di tranquillante.
Obbligati a tornarsene scornati a casa senza comprendere il perché dell'ilarità dell'appuntato, hanno preso un barattolo di amarene sotto spirito della madre di Barella e se ne sono serviti come esche.


7 commenti:

il monticiano ha detto...

Mi stupisce che Piscia e Barella non sappiano che i bigattini nel loro piccolo s'incazzano.
Ad ogni modo possono stare tranquilli perché le amarene sotto spirito sono il cibo preferito di crostacei e pesce, in particolar modo agli squali.

Anonimo ha detto...

Chi di bigattino ferisce...

Anonimo ha detto...

No, le amarene sotto spirito ai pesci no...

Susanna ha detto...

Chi sa se gli saranno piaciute?

aquila ha detto...

Hanno sostituito i bigattini con le amarene sotto spirito?
Avranno pescato pesci un po' "alticci"...

annalizard ha detto...

Beata ignoranza!
Ciao carissima,
Annalisa

Sarah ha detto...

Le armi segrete dei bigattini... :)