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domenica 16 novembre 2008

Desperate house-husband

L'altro giorno leggevo il blog della zia Gaja e ad un certo punto, non so dove, ho visto che sarebbe stata assente per qualche giorno perché si sarebbe recata a Batavia. Osteria, mi son detta. Manco male. La zia Gaja va in Indonesia. Batavia, infatti, è l'antico nome della capitale dell'Indonesia, oggi Djakarta. Che ci andrà a fare, mi son chiesta. E poi, cosa mi ricorda, Batavia? Pensa che ti ripensa, mi è sovvenuto che Batavia era la città dove andarono a vivere Sandokan, la Tigre della Malesia, e Lady Marianna Guillonk, dopo il loro matrimonio. Salgari ha scritto una marea di storie di pirati, corsari, bramini, dayaki, americani avventurosi e chi più ne ha più ne metta (come diceva Cicciolina), ma sulla vita matrimoniale di Marianna e Sandokan non ha scritto una parola. Che sappia io, almeno. In uno dei primi romanzi salgariani Sandokan conosce Marianna, nipote del suo mortale nemico Lord Guillonk (e come ti sbagli? se no, diceva mia nonna, come si farebbe a tribbolà?...), dopo avventure rocambolesche i due si sposano e poi non se ne sa più molto; se ne hanno notizie nel volume I pirati della Malesia, dove si ritrova il Sandokan smariannato nell'Isola di Mompracem e si apprende che, dopo qualche anno di felice connubio, è rimasto vedovo, è tornato a fare il diavolo a quattro e non gli si può più manco nominare la defunta se no va in fibrillazione atriale.
Mi sono pertanto messa a fantasticare su come potesse essere il tran tran matrimoniale della famiglia Sandokan (vigliacco se ho mai saputo se fosse il suo nome o il suo cognome).
Come vivevano? Vabbe', il Sandokan era ricco sfondo, con tutto quel che aveva ciulato dalle navi di passaggio e dalle scorrerie nel Borneo e posti circonvicini. Si saranno dunque comperati una lussuosa residenza ... dove? in centro a Batavia o in periferia? E poi, come si regolava Sandokan con la giustizia? A Mompracem era super-protetto, ci aveva tigrotti, cannoni, armi e via discorrendo, ma a Batavia?... E poi, che facevano tutto il giorno? oltre che trombare, naturlich. Non si annoiava, la Tigre della Malesia, a fare il casalingo di lusso? Desperate househusband! Siccome dubito che lavorasse, anche perché non penso che avesse un pur vago ed elementare know-how, me lo figuro a girovagare tutto il giorno nel parco della villa, dove avrà fatto piantare mangrovie, liane, cavoli palmisti ed acclimatare pantere, leopardi e cani volanti. (Cosa sono i cani volanti? ... Ci mancherebbe altro che volassero, bofonchia mio fratello Edoardo, che, come sapete, odia il migliore amico dell'uomo).
E poi, chi frequentava? La cerchia dei suoi amici lo sapeva, chi era stato prima di stabilirsi nella villa di Batavia?
Già me lo vedo, mentre Marianna si acconcia per uscire a cena nella residenza dell'ambasciatore olandese (non penso andassero in pizzeria o al pub) e lo sollecita a prepararsi. "Sandy! Sandy, muoviti, siamo in ritardo! Mettiti la fusciacca porpora, non quella gialla che non ci sta bene con la camicia! e metti giù quella scimitarra, amore, che l'altra sera al party dei Van Heflin ti sei girato di scatto e hai fatto volar via il vaso d'alabastro che avevano fatto venire apposta da Volterra! E non venire alla festa col kriss malese, angelo mio, sai com'è... la gente potrebbe fraintendere le tue intenzioni..."
E il Sandokan che sbuffava, scendendo dalla casa sull'albero... ah, no, quello era Tarzan. Vabbe', facciamo finta.
Bisogna che suggerisca al lupo Flavio Aufidio Crispino di scriverla lui, la storia della vita coniugale di Sandokan e Marianna a Batavia. Io, come sapete, non sono tanto brava a scrivere.
E poi, mi sa tanto che la zia Gaja sia andata a Padova, non a Batavia.
Vabbo', più o meno...