martedì 10 giugno 2008

Non passa lo straniero


L’altro ieri ho dovuto accompagnare la mia amica ramarra Ibadeth in Questura. No, non aveva ammazzato nessuno, si erano semplicemente accorti che è albanese e l’hanno convocata, dicevano loro, per un controllo. Hanno voluto sapere che cosa faceva in Italia, come si guadagnava da vivere, se aveva il permesso di soggiorno e cose così. Certo che ce l’ha, ho ringhiato io. E’ sì venuta illegalmente via gommone, ma poi ha trovato un lavoro regolare ed è emersa. E così suo marito, il suricate Tarquinius. Sa, s’è scusato il poliziotto, dobbiamo controllare, abbiamo ricevuto ordini. Fortuna che Ibadeth è paziente, se avessero convocato Maysa la lince sarebbero stati tritati come hamburger, i questurini.
Sono uscita ringhiando come un martello pneumatico. Non è questo il problema, ha detto Tarquinius. E’ che il governo è stato furbo a far credere che la colpa di tutti i problemi dell’Italia siano gli immigrati. Certo, i disonesti devono andare in galera, di qualsiasi nazionalità siano; ma il governo sta facendo filtrare nella testa della gente (in cui, evidentemente, c’è parecchio posto) che se i prezzi sono aumentati, gira la droga, c’è la criminalità e così via è tutta colpa dello straniero. Come se prima dell’immigrazione in Italia non ci fosse stata delinquenza. Ha detto Tarquinius che la piccola delinquenza è quella che dà più fastidio, perché si vede; la grande delinquenza, invece, sembra non ci tocchi direttamente, pertanto non ci turba. Che importa alla grande massa delle persone della mafia (siciliana, pertanto italiana), della camorra (campana, quindi italiana), della ‘ndrangheta (calabrese, ergo italiana), della Sacra Corona Unita (pugliese, dunque italiana) e dei loro traffici di droga, riciclaggio del denaro lercio, gestione dei rifiuti (ancora più lerci)? Mica le vediamo a occhio nudo, tutte queste cose. (Oddìo, i napoletani un po’ i rifiuti li vedono… e li sentono anche a fiuto). Più facile pigliarsela con la prostituta moldava che mostra le chiappe all’angolo della via, con lo spacciatorello o col ladruncolo da quattro soldi, che magari ci ha sfasciato il finestrino per fregarci roba dall’auto. Quello sì che ci tocca direttamente. Ma il traffico di droga… sì, è una brutta cosa, però non è che il mafioso ti viene a casa o ti frega la roba dall’automobile. E poi… il traffico di droga non lo gestisce mica la mafia, no! Il traffico di droga lo gestiscono i cinesi! Come i cinesi? ho detto a Tarquinius. Lui mi ha detto che l’ha sentito oggi al TG 2. I cinesi. E che novità è? Tarquinius ha sogghignato e ha detto che con la mafia tocca pur convivere; e poi, i cinesi sono anche un po’ comunisti…
Il gruppo sta chiudendo i confini per tener fuori gli altri, perché sente minacciata la sua identità.
Ma se uno ha l’identità, non ha bisogno di chiudere i confini. Non ha bisogno di tenere gli altri fuori. La tua identità non viene minacciata… se ce l’hai.
Se hai un’anima, questa basta a qualificarti.
Se ce l’hai.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

questi sono i soprusi legali...Ci sarebbe da denunciarli per abuso d'ufficio alla corte europea...

Gaja Cenciarelli ha detto...

Sante parole, Susanna.
Sante parole.
"se ce l'hai, l'anima. E un'identità".
Porta pazienza, Ibadeth. La situazione, qui in Italia, è preoccupante per tutti.
Se inizio a scrivere quello che penso sto qui fino a domani...
baci a te, alla ramarra e alla tua mamma.