Ibadeth e Tarquinius ospitano Asiak e Lucy K.K. nella loro casa (che vedete in foto qui a fianco). Asiak è sempre più depressa e per ora l’arte-terapia proposta dal furetto non pare sortire effetti rilevanti; ma si sa, ci vuole tempo, anche per vedere gli effetti degli anti-depressivi è bene aspettare una ventina di giorni.
In compenso Lucy K.K. è presa da un attivismo frenetico. Sono stata a trovarla ieri e a un certo punto ho avuto l’impressione che anche lei non sia del tutto immune dalla depressione… che ne abbia sofferto una volta? Che sia depressa e non voglia ammetterlo? In tutti i modi, Lucy K.K. vuol rendersi utile, non vuol pesare sul bilancio dei suoi ospiti, che fra l’altro non sono ricchissimi (Tarquinius, si sa, fa il restauratore e scolpisce a tempo perso; Ibadeth suona il violino coi “Licaoni”). Talché sta mettendo a frutto le arti apprese nei nativi boschi canadesi e si è messa a coltivare l’orto del suricate e della ramarra, che finora pareva il frutto di un disperato accoppiamento tra la discarica di un Luna Park dismesso e una fabbrica di materassi liquefatti da un incendio di origine mafiosa.
Per tutto il week-end è andata avanti e indietro dall’orto alla più vicina ricicleria, in ciò coadiuvata da me, da Aristogitone il licaone e da Jerry l’otocione (il quale, però, essendo rappresentante dell’associazione “Vivere con lentezza”, non ha fornito, diciamo, un ausilio rilevante in termini quantomeno di rapidità. Di accuratezza, sicuro: per due ore e un quarto ha lucidato un mastello in cui Lucy K.K. aveva intenzione di allogare a bagno il crescione). Liberato il terreno da mattoni e depositi vari, abbiamo principiato a zappare e abbiamo trovato di tutto, sotto terra. Il reperto più interessante è stato una brocchetta scrostata di colore rosso, che Asiak ha voluto per metterci dentro delle candele. Il furetto, intanto, che si stava preparando per una serata di gala e non aveva intenzione veruna d'infangarsi mettendosi a zappare la terra, stilava una lista di tutte le piante e le sementi che la visoncina canadese vuole acquistare. Lucy K.K. ci ha inoltre reso noto che intende darsi all'erboristeria e preparare salse e conserve da rivendere… e ha incaricato Jerry di procurarle duecento piantine di basilico perché, sostiene, le era venuta un’idea luminosa per una salsa che di sicuro rivoluzionerà la cucina italiana: un trito di foglie di basilico, aglio, pinoli, formaggio e un po’ di latte per stemperarlo. L’abbiamo guardata allibiti e Aristogìtone, schernevole, le ha replicato: “Sorella, ti annuncio che hai inventato il pesto alla genovese”.
La rivelazione non ha tuttavia smontato Lucy K.K. Sto imparando che ben poco può smontare Lucy K.K. Ha immantinente ripiegato su due salse nuove: foglie di malvarosa, aglio e nocciole tritate (con cui guarnire i fusilli) e radicchio, bacche di ginepro e cipolline (con cui guarnire le bistecche). Asiak, sdraiata sull'amaca, la guardava malinconica, come se le invidiasse l'energia di cui dà mostra.
Io sono andata in giro nei dintorni e di malvarosa gliene ho portata un quintale; mentre la scaricavo sul tavolo di cucina, l’ho sentita pontificare (ma m'è parso d'intendere anche un remoto "bleeeeeerrrr!") circa la prelibatezza d’una salsa composta da parietaria officinalis, ortica, aceto balsamico e latte di riso, ma non ho avuto l'ardimento di approfondire la questione…
2 commenti:
da che ti viene tutta questa conoscenza ESATTA della visona? quanto alle erbe, la visona è anche un po' strega, anfatti.
Ho le mie spie...
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