Mio fratello Martino, il rabbino (che vedete in foto, sull’ottomana, mentre si prepara ad officiare un qualche rito), non ha di solito molto a che fare con Maysa la lince (salvo quando va a fare delle analisi). Tuttavia il rapporto è conflittuale: un po’ perché Martino è ebreo e Maysa è musulmana – quando le gira bene, perché se le girano gli zibidei si dice cristiano-maronita -, un altro po’ perché la malefica lince bellydancer si diverte a provocarlo, traendone vieppiù goduria se vede che riesce a farlo incazzare (e non ci vuol molto, Martinello è assai nervoso). Tuttavia l'altra sera, dopo un pomeriggio di prove con gli Otocioni, a cena da Baedyn il vombato, gli ha raccontato una storiella, che se aveva lo scopo di farlo imbufalire, stavolta ha fallito miseramente.
“Allora, Martinello, c’era un giovane prete che era stato assunto da poco in parrocchia ed era stato messo alle Confessioni, però era fresco di studi e non ancora esperto, per cui non si ricordava mai quanti Pater-Ave-Gloria doveva distribuire per ogni peccato. Allora che s’inventa? Si era fatto una rubrica, e per ogni lettera ci scriveva la lista dei peccati e la pena corrispondente…te lo immagini? Alla A…”
“Ti ci voglio, a inventarti un peccato per ogni lettera dell’alfabeto” ha sghignazzato Tina la piovra.
“Guarda, bella, se voglio te ne misuro anche dieci per lettera. Vediamo… A: abigeato!”
“E cche dè?” ha brontolato Michelangelo Storace, detto er Pantegana, il ratto gay fidanzato di Fulgenzio Planciade Dixit (il panda rosso alla chitarra solista).
“Furto di bestiame, credo” ha risposto Martino.
“Sì, perché secondo te uno prima si ciula le pecore e poi va in chiesa a rifischiarlo al prete, ma faciteme o’ piacere!”
“E che, no? Ti freghi un paio d’armenti, poi sopravviene il rimorso…Va be’, abigeato, poi B…”
“Burinaggine” ha proposto Jerry l’otocione.
“Bastonare il vicino” ha rilanciato Tina. "Che può essere cosa buona e giusta".
“C: coglioneria, cornificazione, cacare per strada… D :ddd…derubare le vecchiette, dddddrogarsi…”
“Sto fino, io, allora” ha bofonchiato Kevin l’oritteropo.
“Tu stai fino a prescindere… “ ha precisato Tina.
“E: evirazione… perché vi mettete tutti le mani davanti, voi maschi? F: fottere, fregare, falsificare… Beh, insomma, per farla corta, il baby-prete ci aveva una rubrica siffatta e, quando gli capitava qualche peccato inconsueto se l’andava a consultare furtivamente nel buio del confessionale. Sicché, capita un contadino.’Padre, beneditemi perché ho peccato’. ‘Cosa ti turba, figliolo?’’Ah, padre, sono colpevole di ...abigeato’”
“Arieccolo!” ha sghignazzato Fulgenzio Planciade.
“’Ooh, figliolo, è un delitto grave, l’abigeato…’ e intanto sfoglia vorticosamente la rubrica … abigeato, abigeato… ‘Medita sulla gravità del delitto, figliolo!’ Abigeato, abigeato… 'E’ grave crimine rinnegare la propria fede… Ah, no, questa è l’apostasia… Eccolo! Abigeato! Furto di bestiame! Dicevo, è grave delitto contro la proprietà e turba la natura del rapporto con le nostre sorelle pecore…’ ‘Veramente, padre, ho fregato anche tre mucche’ ‘Pure peggio! Quindici Pater, dieci ave e un Gloria… no, due Gloria, uno per le pecore e uno per le mucche'”
“Mi pare equo” ha commentato Jerry.
“Spedisce via il ladro di pecore e arriva una ragazzina. ‘Ah, padre, ho fatto un … un...come dire? Un servizio…” “E’ giusto essere servizievoli, figliola. Lo ha detto anche San Trovaso nel Discorso ai Sulammiti…' 'Ma no, che ha capito? insomma, ho fatto un… pompino al mio ragazzo' 'Che avresti fatto?!?...' 'Un pompino, padre, un pompino!' ' Aaaah, certo, un pompino, sicuro. Medita, figliola cara, medita sulla gravità del tuo agire' e intanto gira freneticamente le pagine della rubrica, Pompino… non c’è, sarà sotto Bocchino… 'Rifletti, figliola, sul tuo comportamento da ragazza un po’ tro…. un po’ troppo fiduciosa nell’altrui bontà… ' 'E’ vero, padre, lei mi ha capito subito, sono troppo fiduciosa!' ‘Bocchino… no, sotto bocchino non c’è, Maremma cane, sarà sotto Fellatio… ‘Medita, figliola, medita’ ‘Sto meditando, padre! Mi sto consumando la corteccia parietale a furia di meditare’ ‘ Niente neanche sotto Fellatio, vediamo se c’è sotto Mugolone… macché, sarà sotto rapporto orale… mamanco... Eccheccappero, bisogna che vada a documentarmi, se no sai che figura di melma… Tu, intanto, pecorella smarrita, prega e sta’ attenta a non farti beccare dal tizio di prima che le pecore se le inquatta… Prega, figliola, prega’. E mentre la ragazzina sta lì inginocchiata e prega ferocemente, lui sguscia fuori dall’altra parte e striscia ratto – scusa, Michelangelo - nell’oscurità della navata di destra. In quella vede entrare in chiesa il Vescovo, allora gli corre incontro e gli sussurra: ’Eccellenza… quanto per un pompino?’ E il prelato, austero, gli bisbiglia: 'Se fatto bene, cinquanta euro!!!'”
“Ahò, e mo’ t’ho ddetto!” ha riso Michelangelo er Pantegana, mentre dalla tavola si levava un urlo d'orrore collettivo e un piatto sfiorava l’orecchio sinistro di Maysa, che lo schivava con un perfetto contro-cammello. Anche Martino ha riso, facendo notare a Maysa che lui non era offeso in quanto non aveva dubbi, sulla talora scarsa moralità di certo clero… Lui del resto è un rabbino, mica un prete.
“Ma non ci sono i rabbini pedofili?” ha voluto sapere Jerry.
“Qualcuno ce n’è, anche lì” ha ammesso mio fratello. Quindi , terminata la cena, abbiamo riprovato il nuovo pezzo raga-rock scritto da Jerry, una bollente storia d’amore, dal titolo “Pensi di chiudere?”
Pensi di chiudere?
(di Von Strohmenger-Gebratmaryam)
Sei al telefono.
Mi parli. Parli con me, tu.
Sì, parli con me, tu.
Ti dico:
“Pensi di chiudere?”
Mi dici:
“Penso di chiudere”
Mi domando e dico
perché tu pensi di chiudere.
Perché dovresti chiudere?
Eppure non mi sembra d’averti detto
qualcosa di imperfetto.
Forse è perché ti ho ricordato
di chiudere?
Tu mi hai detto:
“Penso di chiudere”
Io t’ho detto:
“Perché pensi di chiudere?”
Tu pensi di chiudere.
6 commenti:
eh eh! si l'avevo sentita.. che poi in realta' c'e' ben poco da ridere, sigh.. ho appena finito "le irregolari - buenos aires horror tour" di carlotto. fra le varie cose, il ruolo essenziale della chiesa nel regime dei colonnelli: lo giustificavano moralmente dagli altari preti vescovi e monsignori. e sempre questi assistevano e partecipavano alle torture, benedicevano i piloti dei voli della morte, facevano le spie fornendo nominativi ottenuti in confessionale.. la parte sana della chiesa, che in argentina chiamano la iglesia del pueblo, fu sterminata, letteralmente. i suoi aderenti furono tutti deportati nei campi di sterminio, torturati, uccisi, fatti scomparire, desaparecier..
Stanotte è venuto a mordermi i piedi. Ovviamente si è beccato una pedata perchè i suoi dentini fanno male e un urlo. Si si stanotte lo chiudo fuori dalla stanza. Voglio dormireeeeeeeee.
Grazie per il passaggio nella casa.
Giusto ciò che dici, Ventopiumoso. E ti ricordi la storia della teologia della liberazione? e di Monsignor Romero e di quando era andato a chiedere aiuto a papa Woytila?
A Krishel: ah, fuori dalla stanza! Pensavo che l'avessi chiuso fuori casa, poveretto...Sì, anch'io dormo sempre sulla pancia della Mamma e faccio sonore fusa, ma, non so perché, lei non sempre gradisce e talvolta mi scatafalca giù dal letto...
Questo è puro genio.
E piacere di conoscere gli altri membri della band!
GRANDE, SUSANNA!
Grazie, zia Gaja! Ma cosa è geniale, la barzelletta di quella miscredente di Maysa o la poesia d'amore di Jerry l'otocione?
E com'è la Fiera del Libro?
Ciao!
guarda, TUTTO! tutto è geniale, tutti i tuoi racconti sono geniali, i testi delle canzoni, le poesie, i tuoi fratelli, sei geniale tu.
(mah, la Fiera è una fiera... alla fin fine so' tutte uguali, tutte un gran casino! :D)
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