lunedì 27 ottobre 2008

Della discriminazione

"State unendo le dita? State ruotando le falangi? State stringendo amicizia con gente che ha il colore della pelle diverso dal vostro?..."
Finché siete vittima di stereotipi, poco male, ha ripreso il licaone al terzo incontro del corso sul razzismo; finché avete dei pregiudizi, peggio per voi, vi perdete tante belle cose di cui avreste potuto giovarvi, se il vostro ristrettissimo orizzonte non vi strozzasse. Se però mettete in atto i vostri pregiudizi, be’, questo comincia a diventare antipatico.
E’ maleducazione.
Il vero gentiluomo non discrimina.

Il comportamento discriminatorio del razzista ha quattro elementi essenziali, ha proseguito Aristogìtone:

a) differenze (vere o immaginarie) tra il razzista e le sue vittime;
b) importanza attribuita a tali differenze;
c) generalizzazione di tali differenze (se uno e così, lo sono tutti);
d) legittimazione dell'aggressione del razzista alla vittima.

Il punto a) è il più facilmente raggiungibile, giacché non c'è nulla di male nel constatare innocentemente le diversità. Se un uomo ha la pelle bianca e l'altro nera si vede, a meno che non sei cecato; se io sono un gatto europeo e Fabia un lussuoso gatto certosino, la differenza è evidente. L'atteggiamento razzista scatta quando si rileva la diversità (biologica o culturale) credendo che sia determinante, al fine di escludere la vittima dal gruppo cui il razzista appartiene.
Si effettua, pertanto, una generalizzazione. Lo stereotipo è, come s’è visto, un aspetto determinante nell'atteggiamento del razzista.

[es.: un ebreo è avido di denaro > tutti gli ebrei sono avidi di denaro;
lo schiavo negro era addetto ai lavori umili > tutti i negri devono fare lavori umili;
è stato arrestato uno spacciatore albanese > tutti gli albanesi sono spacciatori;
un rumeno ubriaco ha investito una ragazzina con l’auto >se qualcuno viene investito con l’auto, sarà stato
sicuramente un rumeno ubriaco].

Certo che se poi i giornali e le TV ci mettono il carico da undici, riferendo solo episodi delinquenziali in cui sono coinvolti stranieri, e minimizzando gli altrettanti (se non più) episodi che vedono protagonisti italiani, ecco che lo stereotipo-pregiudizio si rafforza… e allora 'nt'i corbelli, come ebbe a dire Alexis de Tocqueville...

8 commenti:

sara! ha detto...

ma no...tanto l'informazione è in mano alla sinistra! ma va va...il razzismo è sncora vivo purtroppo..

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Ciao Susanna.
Grazie per la visita al mio blog ITALY ITALIA.
Per il post.
Bello ma soprattutto, una domanda: in pochi mesi come siamo riusciti ad arrivare al punto 4?
Avevamo già raggiunto i primi 3 punti?
Non pensavo ma...
Ciao Susanna, a presto sul mio o tuo blog.
Cosa fai Susanna, passi tu o ci linkiamo così non ci si perde?
A presto, fammi sapere.
Blogger

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Quanto lavoro dobbiamo fare per risvegliare tutte queste menti perse.
Un saluto

Anonimo ha detto...

@ schiavi o liberi: e non è manco che tutti vogliono essere risvegliati...

Susanna ha detto...

Un caloroso benvenuto ai nuovi amici che sono passati su questo blog! E un bentrovato ai vecchi amici, ovviamente...
@sara: non è cambiato molto dall'epoca di Sesostri III (v. post 8 ottobre, "Vazzisti, vazzisti..."), se non le modalità di discriminazione...
@blogger: linkiamoci, linkiamoci! se riesco a capire come si fa... sono una micia, in fondo...
@schiavi o liberi: questo lavoro lo dovrebbero fare i genitori e le maestre... ma di solito sono i primi a non farlo....
@fulvia leopardi: ben detto.

Gaja Cenciarelli ha detto...

credo che questi tuoi post dovrebbero essere raccolti e pubblicati e distribuiti nelle scuole.
alla faccia della gelmini.

ciao tesora nipotosa.:*

Susanna ha detto...

... o anche nipote tesorosa!

Gaja Cenciarelli ha detto...

ah sì, tesoruccia susannora nipotosa!