Oggi non è l'anniversario della sparizione di Sonia Marra, e allora qualcuno mi chiederà che ne parli a fare? ...
L'anniversario sarà il 16 novembre. E', infatti, dalla sera del 16 novembre 2006 che della studentessa pugliese non si sa più nulla. Forse è morta, perché se fosse stata viva si sarebbe fatta sentire. Era libera, viveva fuori dalla famiglia, non era, credo, succube di nessuno: che sarebbe scappata a fare?
Forse la sua scomparsa è legata in qualche modo alla Scuola di Teologia di Montemorcino, dove lavorava. Forse. Di lei però non si parla più, a Perugia molti non conoscono neppure la storia, sebbene se ne sia parlato a "Chi l'ha visto?".
Perché non diffondiamo il più possibile la vicenda, in occasione del secondo anno di assenza di Sonia?
Perché "Il diario di Susanna"? Ibadeth è una fascinosa ramarra albanese, che ha ereditato il blog dalla sua migliore amica, la gatta Susanna, mancata all'inizio del 2010. Ibadeth è immigrata dall'Albania, approdata in Italia via gommone. Suona il violino in un complesso di liscio (i "Licaoni") ed è sposata con il suricate Tarquinius. Ha molti amici, tra cui una gatta che gestisce un sito curioso: http://umbriacuriosa.altervista.org/
martedì 21 ottobre 2008
Sonia manca da due anni
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12 commenti:
Mi è tornato in mente di questa vicenda solo ora leggendo il tuo post, per il dettaglio della Scuola di teologia... la conferma che di alcuni eventi i media si disinteressano completamente se non fanno abbastanza audience.
la riprendo sul mio blog.
come potrai ben immaginare sono molto sensibile a queste storie...
e mi indigno ogni volta.
è pazzesco. in questo caso NEMMENO se ne parla!
p.s. dammi solo un po' di tempo, oggi sono di corsa...
Sinceramente di questa vicenda non mi ricordavo proprio, lo ammetto.
in questi giorni torna pure la mamma di catalano
a me piacerebbe he in questo paese qualcuno sparisse, puf! vaporizzato...e non se ne parlasse più. e invece non si parla di tutte le persone inermi e indifese che capitano nelle reti di qualsivoglia piano terroristico, politico, mafioso come merce di scambio, o semplicemente passavano "di là" al momento sbagliato, nel posto sbagliato, o cadono nelle mani di un maniaco. a che serve la gente "normale", che fa lavori normali? a niente. e allora perché parlarne?
ho fatto, susanna. ho scritto un post sul mio blog.
baci, nipotina. fammi sapere come stai (cioè, come state: tu e la Mamma):*
Bene, zia Gaja! Se tu poi esortassi altri blogger a fare altrettanto, si creerebbe un vortice...
Lo farò. Sperando che accolgano il mio appello.
ho messo un post su viadellebelledonne. ciao a.
un occhiatina qui
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2008/10/30/a-me-chi-ci-pensa/
Saluti
Grazie per la segnalazione, Arturo!
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