mercoledì 8 ottobre 2008

Vazzisti, vazzisti, il mave bvulica di vazzisti

... diceva Baba, il Pirata Nubiano di Asterix; oddìo, lui magari ce l'aveva con i Romani, non con i razzisti.
Il fatto che negli ultimi tempi si siano dati episodi di razzismo sempre più assurdi mi dà da pensare.
Mi fa chiedere perché adesso.
Mi fa pensare che non sia “adesso”. Che il razzismo ci sia sempre stato, fosse nascosto e che ora sia saltato fuori, complice la compagine di governo che va dall’indifferente al razzista conclamato.
Ma perché ora la destra è andata al governo?
Boh. Prima l’uovo o prima la gallina? La destra è andata al governo perché la gente è sempre più ostile agli extra-comunitari o i razzisti sono usciti fuori perché c’è la destra e si sentono protetti?
Boh.
C’è da dire anche che alcuni fratelli stranieri ci mettono come suol dirsi il carico da undici: purtroppo ce ne sono che delinquono, finiscono sulle pagine dei giornali e così rinforzano il pregiudizio. Che non è intaccato dalla testimonianze contrarie (stranieri integrati e rispettosi, stranieri che sacrificano la propria vita per salvare bambini che affogano al mare…), ma è rafforzato da quelle che lo rafforzano. Gatto che si morde la coda (furbo! Io non me la mordo sicuro).
E io sospetto altresì una cosa che non piacerà ai progressisti: che il razzismo, purtroppo, sia un istinto naturale. Naturale non significa sempre positivo: anche l’istinto omicida viene dalla natura, ma non è una bella cosa (andrebbe per lo meno un tantinello sublimato). E’ abbastanza naturale guardare con diffidenza l’estraneo alla tribù, credo sia una cosa che risale a tempi preistorici: di solito, l’estraneo alla tribù non veniva con intenzioni benevole.
Nel corso del Medio Regno, il faraone egizio Sesostri III, che visse tra il 1880 e il 1842 a.C., dedicò gran parte della sua opera di governo al conflitto con i confinanti Nubiani (che vivevano nell’attuale Sudan, più o meno). Gli Egizi trafficavano con la Nubia attraverso il fiume e non di rado i Nubiani tentavano di spostarsi verso nord; perciò il sovrano egizio, per tenerli a bada, fece costruire le fortezze prospicienti di Semna e Kumna, a sud della seconda cateratta del Nilo, al confine con la Nubia e promulgò un editto che diceva, in sostanza: “A nessun lavoratore nero è consentito oltrepassare il confine, a meno che non porti seco ovini o bovini”. Della serie: mi fa un baffo a me il Ku Klux Klan.
Il razzismo ha origini remote, come si vede. Hitler non ha inventato niente…


Oggi però il paleolitico è passato, gli Egizi non ci sono più (i Nubiani sì, ancorché un po' aggiornati) e dovremmo saper discriminare tra lo straniero che viene con intenzioni malevole e quello che viene semplicemente per trovare del pane ed una casa.

C’è gente però che è diffidente verso il “diverso” tout court, sia egli straniero, diversamente abile, omosessuale, transessuale, non cattolico, portatore di novità e via diversificando. Questa gente non è cattiva: questa gente, credo, ha paura. Si è creata un mondo piccino, ordinato, ben delimitato e teme che qualcuno gli mostri che un mondo diverso è possibile, che allora lui sia costretto a pensare che forse il suo mondo piccino (“il suo piccolo mondo antico”, diceva un mio giovane amico, Fabio Milanesi, citando Fogazzaro) non è così perfetto; che può esserci di meglio; che si può fare di più; che tante cose ci sono da conoscere… Ed è faticoso conoscere, chi te lo fa fare?... L’umanità aborre la conoscenza, dice lo psichiatra professor Semi. Spesso non vuole sapere nemmeno cosa si agita dentro il proprio cervello, figuriamoci se vuole conoscere le usanze e il modo di pensare di gente aliena…


8 commenti:

Gaja Cenciarelli ha detto...

c'è sempre stata la paura dello "straniero"; per chi non avesse una "maschera" riconoscibile e consolidata nella comunità di appartenenza. da qui nasce la paura degli zingari, persone che hanno scelto di vagare senza inserirsi in un contesto sociale "fisso".

poi, certo, questo governo, e certa politica hanno creato "la paura", il "bisogno di sicurezza", scatenando quindi l'irrazionalità della gente che, evidentemente, come al solito, ha bisogno di un capro espiatorio.

ovviamente non esiste l'equivalenza stranieri=cattivi italiani=buoni. e le generalizzazioni sono pericolosissime (guardiamo un po' cosa successe agli ebrei...). quindi a tutti quelli che si attaccano al colore della pelle consiglierei un bel e LUNGO ciclo di psicoterapia, perché è evidente che - oltre a essere stro**i - stanno litigando con se stessi!

ti bacio tantissimo nipotina, e ti penso (mi dai tue notizie? se hai bisogno della mia mail chiedi pure al doc).:*

Gaja Cenciarelli ha detto...

e.c: volevo scrivere: DI chi non avesse una "maschera" ecc. ecc., e senza far precedere la frase dal punto e virgola, ma solo da una virgola.

baci:*

Gaja Cenciarelli ha detto...

p.s. ho TUTTI gli albi di Asterix, e te li portei recitare a memoria!

o tempova, o moves! :-DDD

lucy ha detto...

non è affatto casuale la concentrazione di episodi razzistici. questo è un altro degli "sdoganamenti" della destra. la paura dello straniero è legittima come atto impulsivo, si può comprendere, ma non è un fatto naturale insuperabile. abbiamo anche la ragione e quella dobbiamo far funzionare. gli atti teppistici, i morti, le reazioni violente e gli attacchi gratuiti ci dicono che c'avemo grossa crisi. ad una crisi economica segue il bisogno di sfogare la rabbia, la frustrazione. un ebreo, un nero a portata di mano, di bastone, di pistola, di camera a gas serve all'uopo. il rischio duplice di questa perdita generalizzata di riferimenti saldi e onorevoli è la banalizzazione del fenomeno: da un lato le facili equazioni manichee, dall'altro le equazioni contrarie iperprotettive e discriminanti alla rovescia secondo cui straniero=buono =da proteggere =zitto tu che sei residente. questo scotto lo paga la povera gente sempre e comunque. praticamente la guerra dei poveri, che sono anche quelli più esposti a influenze ideologiche nefaste.
i soliti noti gettano la zizzania e poi vanno oltrettutto all'incasso. quelli che capiscono un po' di più invece vanno all'incazzo. ieri maroni (che due maroni!) ha risponto ad una interrogazione parlamentare su un fatto occorso ad una donna africana all'aeroporto di fiumicino durante il question time con il tono non di un ministro, ma di un esponente ammiccante della destra. il risultato è che io non gli credo un punto e magari diceva il vero, chi vuole credere alla tesi contraria si sente rincuorato nelle sue comode certezze, ma magari ol minister diceva il falso. quando andiamo dove stiamo facendo?

Anonimo ha detto...

Non saprei rispondere alla tua domanda, la stessa che mi sono fatta anch'io. Fino a poco tempo fa di razzismo ed episodi violenti di intolleranza, aggressioni e maltrattamenti verso ectracomunitari non se ne sentivano spesso, non so se sia un "istinto naturale" sopito nelle persone oppure sia esploso come un virus. Sento molta gente che si lamenta degli extracomunitari, questo sì. Sembra che si stia gonfiando un enorme caso, la mia preoccupazione è: esploderà o riusciremo ad arginarlo?

Susanna ha detto...

@Zia Gaja: grazie! approfitterò!Mala tempova cuvvunt!
@Lucy: sottoscrivo in pieno!
@Flo: temo che esploderà, purtroppo

Anonimo ha detto...

vero è che c'è chi ci mette il carico da 11, ma se due rumeni rubano, non è che tutti i rumeni lo fanno...il problema qui è che per primo chi sta a casa sua non dà il buon esempio...

Susanna ha detto...

Logico, i ladri sono ladri, a prescindere dalla nazionalità. Credo che gli stranieri che delinquono siano una piccola minoranza, ma purtroppo si parla di loro quando delinquono... E poi, gli stranieri che delinquono a chi si appoggiano, se non ai delinquenti locali?... Ovvero italiani?....