Non ci eravamo tanto preoccupati non vedendo arrivare Liriope. Lei non aveva proprio promesso che sarebbe venuta per Ognissanti, lo aveva solo ipotizzato. Mentre Alibech e Guillaume-Grégoire avevano prenotato l'aereo e avevano anche fatto sapere quando saremmo potuti andare a Fiumicino a prenderli, Liriope Bǿnnelycke aveva subordinato la sua presenza a non so quale impegno accademico all'Università di Edmonton, dove insegna lingua e letteratura ciaplina. Lucy K.K. aveva insinuato che avesse paura di tornare in Europa, dopo la sanguinosa esperienza di due anni fa con la pellicciaia che voleva farne una stola, ma l'ipotesi non aveva trovato conferme.
Non lo avevamo trovato strano, dicevo. Alibech e Guillaume-Grégoire erano arrivati venerdì all'aereoporto, erano stati prelevati da Maysa e da suo marito ed erano arrivati nel pomeriggio a casa del furetto Annibale e di Asiak, che non li vedeva da parecchio e si è oltremodo commossa nel ritrovarli. Alibech ha assicurato che Liriope sarebbe venuta, ma che non le aveva precisato con che volo; e la cosa è rimasta lì, per aria, come fumo di una candela che aleggia sopra una tavola dopo la cena.
La cena di sabato si è svolta con contenuta allegria. Mancavano Lucy K.K. e Arturo il soriano, che stavano preparando la bancarella per la Fiera dei Morti, ma c'erano, oltre alla lince e a suo marito, Edoardo, Martino il rabbino, Michelangelo il ratto con il suo fidanzato Fulgenzio Planciade e Maria Grata Li Greci, la gatta bianca anestesista e danzatrice orientale a tempo perso. Si raccontavano barzellette - il visone Guillaume-Grégoire è un tipo un po' greve e ne possiede una riserva inesauribile, narrate oltre tutto con una sintassi che Edoardo ha definito creativa - e si parlava di Halloween.
Io dicevo che non avevo nulla contro la festività in sé, ma che mi sembrava una massiccia operazione di mercato, una festa importata in Italia solo per indurre i ragazzini a buttare più soldi di quanti già non ne buttino in stronzate pseudo-horror e serate a tema stregonesco in discoteca - posizione sulla quale concordavano tutti gli astanti.
Io dicevo che non avevo nulla contro la festività in sé, ma che mi sembrava una massiccia operazione di mercato, una festa importata in Italia solo per indurre i ragazzini a buttare più soldi di quanti già non ne buttino in stronzate pseudo-horror e serate a tema stregonesco in discoteca - posizione sulla quale concordavano tutti gli astanti.
A tarda sera è arrivata una telefonata, cercavano Alibech. Era la sorella di Liriope Bǿnnelycke che voleva parlare con lei e sapere perché mai non rispondesse al cellulare.
E' saltato fuori che la visoncina aveva preso l'aereo sei o sette ore dopo che erano partiti gli altri due e che quindi sarebbe dovuta arrivare da un pezzo.
Solo che non era arrivata.
6 commenti:
ognissanti tutta la vita..... concordo con te.....
noi siamo italiani non americani
...mi spiace tornare qui dopo un anno e sapere di susanna!! tu come stai? è passato un pò di tempo :p
Lo strano caso della visoncina Liriope...Che abbia sbagliato destinazione e sia partita per le Hawaii?
-to be continued-
La Fiera dei Morti e' sempre a Pian di Massiano?
Annalisa
io non festeggio né l'uno né l'altro...
I tuoi post non finiranno mai di stupirmi. Mi sembra che quello che racconti sia interpretato da eseeri umani e non da bipedi o quadrupedi e
io mi faccio un sacco di risate.
Anche io concordo su Halloween, la zucca è buona per farci il risotto!
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