giovedì 6 gennaio 2011

I Rutuli nel cyberspazio e i blogger ringhiosi

Diario Hollie Hobby
In attesa di notizie di Liriope (non ce n'è veruna) e delle foto di Capodanno che devono essermi inviate via cavo, sono qui a riordinare il materiale per la mia tesi in Sociologia e a riflettere, davanti al camino acceso, sui rapporti che intercorrono nella blogosfera. Tarquinius, che sta qui vicino incidendo una tavola di faggio e inserendo minuscoli intarsi più chiari nel legno più scuro, brontola che su Internet non si hanno rapporti veri. Ne convengo, ma gli assicuro che è possibile si scatenino sfrenate simpatie o incoercibili rancori verso l'uno o l'altro blogonauta, nel ristretto ambito delle interazioni che è possibile avere. Si può anche litigare da blog a blog, anche se non hai mai visto il padron di casa e non hai la menoma idea di che muso abbia. 
Susanna diceva sempre che non permetteva a nessuno di litigare con lei e la mia filosofia è pressoché identica. Non tutti la pensano così, però, tanto è vero che sovente la mia povera amica sorrideva di fronte a talune uscite di blogger che inspiegabilmente le dimostravano una decisa quanto misteriosa ostilità. Una sera mi raccontò che era entrata in un blog di cui non ricordo il nome (e, in ogni caso, non lo nominerei) e aveva lasciato un commento ad un post che aveva come oggetto la Spagna. Scherzosamente, Susanna aveva commentato qualcosa del tipo: "Grande popolo, gli Spagnoli. Non foss'altro perché mettono il punto interrogativo sia all'inizio sia alla fine della frase, evitandoti di inchiodare cambiando bruscamente intonazione alla fine". Dopo qualche giorno aveva letto un acido commento di risposta, che le rendeva noto che la grandezza di un popolo non si misura certo dai suoi segni d'interpunzione. Ma va'! Vedendo poi che i commenti al blog suddetto erano pochissimi, capimmo come mai e Susanna si guardò bene dal visitarlo ulteriormente.
A me successe un'altra scenetta buffa: non fui assalita dal padron di casa, bensì da uno dei suoi commentatori. A quanto pareva, il gatto del proprietario aveva qualche problema renale e io credetti di far cosa gradita dandogli qualche consiglio. Anche perché la persona che aveva commentato prima di me aveva dato suggerimenti a mio parere un po' discutibili. Purtroppo, pare che questa persona fosse un veterinario (o, come diceva Fantozzi, per tale si spacciava) e i miei consigli furono accolti da un'ondata di furore spaventoso, che la spinse ad insultarmi e a fare una serie d'affermazioni deliranti che mi fecero sorgere più di un dubbio sulla serenità del suo spirito. Io scrissi al padrone del blog dicendo che il suo sito mi piaceva, ma che certo visitare un blog dovrebbe essere un piacere e io non intendevo andar lì per farmi insultare dai suoi amici, talché poteva star tranquillo che non avrebbe mai più letto un mio commento; e così è stato.
Adesso sono da sola a ragionarci, davanti al camino acceso, ma mi faccio oscuramente molte domande, forse anche banali.
La prima riguarda le motivazioni che spingono una creatura ad aprire un blog. Non vuoi che nessuno lo legga o commenti? E allora che madonna lo scrivi a fare sulla Rete? Non ce l'hai davanti a casa una cartoleria dove comperare un bel diario segreto con la chiave ed il lucchetto, su cui riversare i tuoi dubbi e le tue afflizioni e da chiudere accuratamente in un cassetto sotto una pila di quaderni o di biancheria intima?
Può anche darsi il caso di un blogger che (cosa poco simpatica, a parer mio, ma forse in qualche caso necessaria, chi lo sa) apra un blog chiuso. (Bella frase, "apre un blog chiuso". Dicesi ossimoro, se non vado errata). Se vuoi commentare, devi presentare una richiesta. Io me ne guardo bene. Così come su Facebook: difficilmente sono io a chiedere l'amicizia, la cosiddetta amicizia. Chi vuol parlare con me, deve chiamarmi perché io non cerco nessuno. Nei siti chiusi io nemmeno ci provo, ad entrare. A parte che penso si tratterà d'un gruppo d'amici che vivono lontani e che vogliono parlare dei cabbasisi loro, e che non se ne fanno niente d'un'outsider.
I più problematici sono i blog aperti il cui proprietario ti dimostra ostilità. E tu ti domandi ma cosa gli duole, a costui? Magari perché tu arrivi quando il blog va avanti da un pezzo, ma dato che ti piace, vorresti saperne di più e talvolta non capisci qualche scherzo, qualche allusione, chi è il tale personaggio e chi la talaltra... e loro s'incazzano e ti fanno notare rabbiosi che "i lettori del mio blog questa cosa la sanno"... e tu, paziente, ti metti a leggere il blog dall'inizio (qualche blog è piacevole quanto un libro, sia chiaro), ma magari qualcosa salti e allora ti viene astiosamente ricordato. Viene sottolineato in modo inquisitoriale che tu quella cosa non la sai. Non la condividi. Come? Tu non c'eri quando l'abbiamo fondato! Tu sei arrivata dopo! A te per farti capire le cose ti devo fare i link! (e perché no? io li faccio). Insomma, ti senti come il Rutulo che arriva a Roma, ne ammira la grandezza e vorrebbe integrarsi, ma i Romani lo scacciano perché è un barbaro, non c'era, quando abbiamo fondato Roma!
Il Rutulo in questione (io) dopo un po' si stufa, la vita è piacevole o così dovrebbe essere, evitiamo discussioni sterili con gente di cui neppure conosciamo il muso. Noi Rutuli sdraiamoci davanti al camino con un bicchiere di birra leggera e una ciotola di noci, chiedendoci oscuramente se la gente che naviga in Rete sia sempre la stessa gente che gira per le strade e per gli uffici, e che se ha qualche problema vien fuori sempre, anche da dietro alla tastiera, anche dal muso buffo di un avatar carino.

13 commenti:

Nou ha detto...

Ibadeth, i blogger sono esattamente come la gente che gira per le strade.
Io sono in rete con blog da circa 5 anni e ho incontrato tutte le varie tipologie di personaggi. Precedentemente ho conosciuto tantissime persone nella mia esperienza di lavoro e di svago e i caratteri più o meno si ripetono con le varie peculiarità. Nel blog c'è il vantaggio di poter capire prima se ci sono delle affinità, perché possono rivelarsi attraverso gli scritti o alla scelta dei post in generale. Nella recente esperienza, mi sento in compagnia di amici-blogger molto sensibili e rispettosi che amo frequentare e questa circostanza è per me molto piacevole. Non sono un'assidua se non per il nostro comune amico di "Via della Polveriera", ma non trascuro letture in nessun altro blog, questo è per dire che come posso seguo con piacere tutti i blog- amici che ho scelto. I ringhiosi o gli indifferenti li lascio perdere prima che mi causino una gastrite :)))
Ciao e in bocca al lupo per i tuoi studi.

Kylie ha detto...

A me è capitato di recente che un mio commento assolutamente breve e semplice sia stato acidamente commentato dalla proprietaria del blog, che sembra mi abbia pure insultato. Poi mi ha scritto via mail che mi chiedeva scusa e cancellava il suo commento acido di risposta. A parte che non ricordavo neppure il contenuto, aveva senso offendermi?
A fatica torno in quel blog, ma la
blogger da me torna assiduamente...

il monticiano ha detto...

Cara Rutulo, desidero precisare che la mia non è una sviolinatura ma è la semplice constatazione di un fatto: nutro per te una "sfrenata simpatia". E' nata così, spontaneamente e non ci posso fare niente.
Il tutto avvalorato dopo aver letto questo tuo post molto "azzeccato".

bussola ha detto...

ho trovato il tuo post tenero ed appassionante come pochi...condivido la tua opinione...
sull'amicizia... ci sono blogger che raccontano il loro diario e io mi siedo lì buonina buonina e ascolto.... alla fine si finisce per saper tutta la vita di queste persone come se si fosse amica nella realtà... anzi di molti amici non ho aggiornamenti così in tempo reale....
e poi il diverso target dei blog, il modo di scrivere dei blogger le loro cose più o meno importanti ti fanno conoscere veramente tanto della persona.....

sulla maleducazione e il caratteraccio bloggeriamo.... mi sembra anche questo un buon specchio della società

Anonimo ha detto...

Oddio, oddio.....anch'io ho beccato una veterinaria acidissima che mi ha risposto con un messaggio carico di parolacce ed insulti....che sia la stessa??
Annalisa

Lypsak ha detto...

Oddio, io ho tenuto chiuso il blog per un po' perché commisi l'errore imperdonabile di dire la mia su una cosa e purtroppo gente che conoscevo dal vero (e che non mi aspettavo mai avrebbe letto il blog) si sentì profondamente colpita nell'animo (Storia lunga e fastidiosa). Niente nomi o evidenti puntate di dito, eppure andò in merda ugualmente.
Allora lo chiusi per poter essere libera di esprimermi coloritamente su quel che mi pareva, tenendolo aperto solo per quei pochi assidui lettori che avevo con cui mi piaceva tenermi in contatto e discorrere. E un'altra volta un'altra tipa (sulla quale ci sarebbe da scrivere un treno) venne a fare la psicopatica gattamorta proprio sul mio blog. La defenestrai cancellando tutti i suoi commenti. Sarà che a casa mia ti metti a fare quello che ti pare? Ho fatto nomi? No! Ti conosce qualcuno? No! E allora stai nel tuo! (...dico bene?)
Comunque la mia regola generale di blogger dopo questi sette anni è che se una cosa non mi piace nemmeno la commento. Se il blog mi fa cacare non ci vado. Se qualcuno viene a rompermi le scatole nel mio, lo friggo. Se ho voglia di sfogarmi su qualcosa di personale, wordpress mi fa mettere la password al post, eventualmente. Tanto non ce l'ho di sicuro con chi so che frequenta il mio blog, figuriamoci, quindi non avrei problemi a renderla nota. Sono i lurker il vero indovinello. Non si sa mai chi ti capita.
Però è un rischio che si può correre, se non altro perché le esperienze positive superano di gran lunga quelle orrende :D
E a me il tuo blog piace, e se vieni nel mio a dirmi che posto troppe foto di cibo non credo che mi offenderò :D

Susanna ha detto...

@Nounours: quello che dici è vero. E poi il nostro comune amico è un grande!
@Kylie: non si dice "curiosa come un ramarro", ma mi hai messo una gran curiosità!
@Aldo: grazie, Aldo, io e te ci siamo capiti subito!
@Bussola: grazie del commento! E' vero, anche la rete non si discosta molto dalla realtà.
@Annalizard: mi mandi il nome in FB nella posta privata? Vediamo se concordiamo...
@Lyppa: sono con te. Se il blog fa cacare, manco ci vado. Se poi mi trattano male, smetto di andarci. Contenti loro... se scrivono un blog, dovrebbero esser contenti che qualcuno li legge, o no? Invece ad alcuni sembra che dia fastidio... Boh.
Anche tu, come Kylie, mi fai venire una gran curiosità...Comunque, non ho niente contro le foto di cibo, anzi... :)

FulviaLeopardi ha detto...

io nei limiti del possibile cerco di essere educata, ma capisco anche chi ogni tanto perde la pazienza...è anche vero però che se hai un blog dovresti essere più chiara possibile

ps purché fuori da assisi, mi accontenterei di asilo politico anche appena fuori del confine!

fulvia ha detto...

ps

anche a me è capitato di scrivere di gente che nulla sapeva del blog sul blog (chi ha detto fulvia e lisa? centinaia di persone a prenderci per il chupa chups...nella sua più totale ignoranza)

è anche vero però che ho sempre cercato di mantenermi nei limiti del politicamente corretto, ossia...ridere degli altri sì, ridere alle spalle degli altri un po' meno (se non innocentemente)

lisa ci si è fatta una gran risata, ma ora che ci penso da quando l'ha scoperto ci vediamo molto meno e siamo molto più serie...saremo cresciute o lei è più accorta? mò oggi je lo chiedo

Kylie ha detto...

Ripensandoci ce n'è pure un'altra che mi ha offeso e pure quella continua assiduamente a seguirmi e a commentare...

Lyppa ha detto...

Prometto che prima o poi te le racconto... son quelle cose che ti fanno riflettere, più che altro ti ispessiscono la pelle... poi alla fine capisci che tanto gli altri non si possono cambiare, quindi uno tira dritto, evitando i guai finché si può e sfrunzacchiandoli quando si presentano lo stesso. :D
Vorrà dire che un giorno si piglierà un grosso e lungo caffé insieme discorrendo di amene amenità!

Anonimo ha detto...

Vero, i blogger sono come la gente che gira per strada, solo che a volte secondo me l'assenza della comunicazione non verbale provoca fraintendimenti e arrabbiature inutili. Sarò fortunata, a me non è mai capitato, tranne un caso inquietante di un tizio che commentava sotto nick diversi - ma sempre con lo stesso ip, astutello - e con frasette piene di malignità, che spero non torni più.
Abbraccio!

Baule ha detto...

ma sei un capolavoro di blog!