mercoledì 2 febbraio 2011

Musica classica e parole ar-cane


Il marito della lince Maysa, sopra ritratto, è un pondenco ibicenco di nome Ramon Llull Costa i Llobera. E' un logopedista e lavora presso un locale centro contro la dislessia, dal suggestivo nome "Parole arcane". Dire che lui e Maysa non vanno d'accordo sarebbe sottovalutare la reale portata della situazione, ma il loro matrimonio regge da anni su un equilibrio entropico che si alimenta dello squilibrio e della follia e la cosa, finora, sembra funzionare.
In questo periodo lui  ed un altro suo collaboratore, un pastore tedesco di nome Adolf Hinker (mah), stanno lavorando ad un progetto per affrontare i disturbi dell'apprendimento mediante l'uso della musica  e sovente conducono i giovanissimi allievi del centro ad ascoltare concerti di classica. Al ritorno da una matinée in cui una compagnia mai udita da orecchio umano si era esibita nel "Flauto magico", hanno riferito di aver ascoltato il seguente dialogo surreale tra due cuccioli di carlino:
"Ma perché si parla sempre delle nove sinfonie di Beethoven e invece Mozart, che ne ha fatte molte di più, è meno famoso?"
La risposta non si è fatta attendere: "E si vede che Beethoven le ha fatte meglio!"
Adolf Hinker (del resto, da uno che si chiama così che t'aspetti) ha liquidato lo scambio di battute come demenziale molto vicino al deficiente; Ramon Llull, invece, ha sottolineato che la domanda era meno stupida di quanto non potesse sembrare a primo acchito.
Che ne pensate?


9 commenti:

Kylie ha detto...

I gusti delle persone sono la cosa più personale che esista. Mozart era un compositore altalenante per quel poco che so e meno potente.

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Eh, mi verrebbe da risponderti con un fine proverbio milanese che si riferisce al diritto di ognuno alla propria opinione, unica e insindacabile: "cent coo, cent crap" e al suo corollario "cent cu, dusent ciapp". (chiedo scusa, il milanese scritto non è il mio forte)

il monticiano ha detto...

Intanto penso che tu sei ceramente formidabile e spassosa con queste tue pagine di diario e poi che, a prescindere, a ognuno può piacere la musica classica che gli pare.
A me piace quella di Beethoven.

Anonimo ha detto...

Mozart era piu' portato per l'opera, il motivo penso sia questo.
Personalmente preferisco Mozart (l'artista, sull'uomo preferisco stendere un pietoso velo),e, anche se non incluso nella disputa, Bach col suo clavicembalo ben temperato.
Annalisa

Anonimo ha detto...

Ohibo', ed io che pensavo che il termine "pondenco ibicenco" fosse frutto di una tua invenzione....!!!!
Annalisa

Lyppa ha detto...

Perché quando Mozart scriveva, il concetto di sinfonia era ancora abbastanza diverso da quello che poi ci è derivato dal periodo del Romanticismo(sapevate infatti che si usata siffatto termine anche per indicare l'overture di un'opera lirica? Bestiale), e - ahinoi - a farla da padrone fra i non troppo addetti ai lavori sono ancora la terminologia e l'immaginario collettivo derivante proprio da questo periodo. Del resto, c'è chi di sinfonie ne ha scritte ben più di Mozart, ma ascoltandole comunque sembrano qualcosa di completamente diverso da quanto ideato dal buon vecchio Beethoven. Perché lo erano, in effetti. :)
Comunque a parte le disquisizioni (=pippe, direbbero alcuni, e con ragione) da musicologi che non interesserebbero nessuno su chi fra i due sia più figo, è pur sempre vero che de gustibus non est disputandum, altrimenti detto sui gusti non ci si sputa.
Io il Don GIovanni di Mozart non lo cambierei con l'Hernani di Beethoven. Manco se me lo pagano. Però una Sesta Sinfonia mi si intercala bene con un Concerto per Pianoforte Kqualcosa. Assaj.

Lyppa ha detto...

...Ah, ecco, e poi Beethoven deve ringraziare Mozart perché se non c'era quest'ultimo ad affrancare la figura del musicista da artigiano al soldo di qualche corte che voleva farlo scrivere a manetta a artista libero professionista (cosa che spiega perché Mozart e predecessori hanno un'immane produzione di brani - tipo le 600 e passa sonate di Scarlatti tutte uguali o le centinaia di concerti di Vivaldi, idem con patate - mentre i successori potevano permettersi di pettinare le loro opere quanto gli aggradava non essendo troppo pressati da vili quaestioni di danaro e concorrenza spietata), tutti quel che son venuti dopo erano ancora lì che si ciucciavano i diti :D

Miss Dickinson ha detto...

Io di musica classica non ne capisco una mazza, ma i cuccioli di carlino hanno sempre ragione, a prescindere!

Mr. Tambourine ha detto...

"Ma perché dici queste parole arcane?".
"Ar cane?! Ma chisselincùla er cane!".
;)