sabato 17 maggio 2008

Fine della Pizzeria Ternana

Io sono nata a Marsciano, nella Pizzeria Ternana; ve l’ho già raccontata la storia della Mamma che mi ha pescata da un cestino scarlatto esposto sopra un tavolo del locale, una mattina di novembre del 1995.
La Mamma ci andava spesso, alla Pizzeria Ternana. Da sola, con me, con gli amici. Spesso sono andati lì a pranzo nell’intervallo tra la fine delle lezioni e una qualche riunione scolastica – la scuola non era tanto lontana dal centro storico. Seduti ad un tavolo d’angolo, vicino alle spesse tende a fiori verdi e rossi appese sopra le finestre di legno di pino, a separare la zona pizzeria dalla zona caffè, a separare il locale dalla cucina, gustando le focacce con i funghi colti dai proprietari sul Monte Peglia (e che colpo è venuto, allo Zio Panda, quando ha saputo di aver mangiato dei funghi! Lui non se ne fida; la Mamma ride). Spesso ci capitava per mangiarsi una pizza al volo, un supplì, del merluzzo fritto. Dice che ha cominciato a lavorare a Marsciano e che per lei quel periodo è legato alla Pizzeria Ternana.
Io invece lì ho cominciato a vivere… figuratevi per me, per Ibadeth e Tarquinius, e per mia sorella Megalo, quanto può essere significativo quel posto. Ci siamo nate, ci abbiamo organizzato feste di compleanno, di fidanzamento, di matrimonio! (Ibadeth e Tarquinius, of course).
La Mamma andava sovente anche alla Pizzeria "Al Tre"… che ha chiuso da molti anni, ormai.
Ed ora ha chiuso anche la Pizzeria Ternana. Dapprima ha cambiato gestione – rilevata, qualche anno fa, dai genitori di Francesca e Anna Laura, che l’avevano lasciata identica, nell’arredamento e nel menù, salvo l’appetitosa aggiunta di specialità siciliane. Che non ci stava male. Anzi.
Ibadeth ed io ci siamo capitate qualche giorno fa e abbiamo visto che il locale è vuoto e in vendita; e ci siamo guardate come due sceme ("Come…?", insinua Edoardo; ma lui, si sa, è acido).
Non voglio mettermi a dire banalità (della serie che se ne va un pezzo della mia vita, che si è rotto qualcosa dentro, che finisce un periodo e così via in un crescendo di sentimentalismo da due euro).
Però le penso ugualmente.
Oh, le potrò pensare, o no?

4 commenti:

Susanna ha detto...

Grazie della dritta!

Gaja Cenciarelli ha detto...

e ci mancherebbe che non puoi pensarle, 'ste cose. oltretutto sono vere!
(ebbasta... mi sono già commossa con il post su Iris e Chicca...però non resisto. ora lo voglio leggere tutto, questo blog. almeno la home page... :-D)

Gaja Cenciarelli ha detto...

oddio, il link al sito è fantastico! :-DDD

Anonimo ha detto...

Mi sa che il sito sia un po' in disarmo...
Susanna