domenica 20 dicembre 2009

Laido Natale

Non c'è niente da fare, se uno non si omologa, non si omologa.
La redazione di RAI 3 aveva dato a Flavio Aufidio Crispino, il lupo giornalista, l'incarico di preparare un servizio sul Natale. Il lupo aveva ululato per cinque pomeriggi, ritenendo l'incarico lesivo della sua dignità di creatore e demiurgo dell'anamorfismo dal fatto mediatico (ovvero la capacità di vedere una notizia da un punto di vista insolito... o d'inventarsela tout court), ma, alla fine pareva essersi rassegnato alla banalità del servizio e, con il fido fotografo ferrarese Antenore Agenore Balboni Tumiati aveva battuto la città alla ricerca di storie insolite.
Stasera, mentre con mia sorella Megalo stavo guardando il TG 3, ho visto il servizio del lupo, intitolato "Laido Natale", dove venivano mostrate immagini siffatte:









(ovvero: tristissimo Babbo Natale obeso e alcolizzato, che canta Jingle bells sempre col medesimo giro di chitarra; moscissimo abete barcollante, addobbato di cenci svolazzanti nel gelo domenicale e decorato di bicchieri di plastica vuoti, davanti a saracinesca serrata, sfranta e grigia... da spararsi. Murnau ci avrebbe girato un cortometraggio senza neanche passare dal via)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Almeno è stato originale, dei soliti servizi di circostanza riciclati ogni anno non se ne può più!

Susanna ha detto...

Sì, ma un po' deprimente, mi son resa conto dopo averlo scritto...

Anonimo ha detto...

vedi perché non guardo più la tv?:P
Fulvia

duhangst ha detto...

Il Natale per qualcuno è anche deprimente purtroppo.

Anonimo ha detto...

No no, io faccio i miei complimenti al lupo Flavio, che ha visto le cose da un'angolazione un po' diversa. Bravo lupo.

Marco Marsilli ha detto...

Bello l'originale punto di vista. mica tutto può essere scintillante, no?

Ma non riesco a togliermi il dubbio sul titolo: perché "laido" natale?
Cioè, anche un alberello dimesso posto davanti ad una saracinesca arrugginita fa Natale, no?

Che sia una forma accusatoria? Tipo: "Non hai fatto un bell'albero, per cui non hai che da vergognarti!"

Susanna ha detto...

@Marco: la laidezza non sta tanto nell'alberello smunto davanti a una saracinesca arrugginita (per quanto, io creda che avrebbero potuto almeno mettere qualche fiocco in più; se il Natale non è sentito, perché fare gli addobbi?), quanto nei bicchieri vuoti di birra messi dagli avventori sbronzi sui rami dell'abete... Quella saracinesca è di un bar-gelateria che nella mia città è noto come "il bar dei tossici" (forse ingiustamente), in quanto i gelati che vende sono talmente insipidi che solo a un tossico potrebbero sembrare buoni... Forse è stato qualcuno di loro a decorare l'abete in tal modo...