sabato 6 febbraio 2010

I giorni più freddi della mia vita

Io sono una ramarra e, come tale, sono un animale a sangue freddo. Ora, poi, è freddo. Già li chiamano “i giorni della merla”, i giorni più freddi dell’anno.
Se poi al freddo esterno aggiungi quello interno.
Mi sento fredda e vuota, senza Susanna. Oggi sono venute da me Asiak e Lucy K.K. Si sono messe sul divano, avvolte in uno scialle. Io avevo acceso il fuoco e lasciato sul tavolino una caraffa di thè caldo. Ogni tanto lo bevevano. Non parlavano né fra loro né con me. Io piangevo in cucina senza farmi sentire.
Nel suo diario, Susanna raccontava di come ci siamo conosciute.

… L’ho conosciuta nell’orto dietro la “Pizzeria ternana”, a Marsciano. Era salita su un lavatoio che si trovava sotto una pergola, forse per stendersi a prendere il sole (è molto freddolosa) ed è stata adocchiata dalla donna di servizio la quale, presumo per semplice, tranquilla e limpida malvagità, l’ha colpita con uno straccio e l’ha buttata in un secchio pieno d’acqua che si trovava a fianco del lavatoio. Penso che intendesse lasciarla annegare, ma per fortuna il recipiente non era pieno e Ibadeth è riuscita a tenere la testa fuori dall’acqua… senza tuttavia riuscire a scalare le pareti del secchio. E’ rimasta lì per due giorni tenendo la capoccetta fuori dall’acqua putrida, fino a che non è arrivata la bambina Anna Laura, di anni otto, che ne ha avuto pietà e l’ha tirata fuori, portandola dentro la pizzeria, al caldo nella cesta con me ed i miei fratelli. Che non se la sono mangiata perché in quella fase lei era più grossa di loro; dopo, abbiamo fatto amicizia, ci siamo presentati… e, come dice Alice in “Attraverso lo specchio”, mica si può mangiare qualcuno a cui si è stati presentati!…



4 commenti:

il monticiano ha detto...

Sei tornata, triste certamente, ma sei tornata e forse non hai idea di quanto mi fccia piacere. C'è una ragione ed è questa: leggo i tuoi post che sono ironici e tristi, divertenti e commoventi, fantastici e reali. Una cosa che mi ha molto colpito.
Bentornata, un abbraccione.
aldo.

Anonimo ha detto...

In certi momenti, serve solo una caraffa di tè caldo e un buon ricordo. Coraggio...
Abbraccio

Rita ha detto...

In questo momento me sono resa conto della tua perdita, ti capisco benissimo, non so cosa faro quando il mio gatto non sará con me. Mi ha colpito moltissimo la tua storia, devi avere con te un'altro

Rita ha detto...

Scusami non avevo finito il mio commento, ti dicevo che devi cercare un'altro gattino, ti fara del bene per te e per lui, un bacione carissima