giovedì 24 luglio 2008

Ancora rotonde!


Megalo in settimana bianca
Inserito originariamente da susannucciauccia

Mia sorella Megalo (nella foto, con me e Margot in settimana bianca) è avvocato, come vi ho già detto, e si occupa di divorzi; ma nel suo studio c’è una piccola nicchia incassata nel muro dove lei ha montato tre pannelli di truciolato su cui fanno bella mostra di sé molte foto di rotonde. Eppure il daffare non ti dovrebbe mancare, ha ringhiato mio fratello Edoardo; ma lui, si sa, è cinico.
L’altro giorno ero a Marsciano con Ibadeth per un incontro con gente che partecipa a Urlalavida e sono andata da lei. L’ho trovata che ritagliava rettangoli di cartoncino che poi pazientemente plastificava e incollava sotto le foto dei roundabout in questione. “Sono in pausa” ci ha annunciato (e Ibadeth ha commentato soave “L’avevamo intuito”). “Non divorzia più nessuno, a Marsciano?” ho chiesto io. “Altro che” ha dichiarato lei, allegramente “ma ora stanno tutti in ferie e così io ne approfitto per classificare le rotonde”
Come classificare le rotonde? Perché, vanno classificate?” ha chiesto Ibadeth un po' perplessa.
“Certo!” ha annuito Megalo, convinta. “Se ci hai fatto caso, non sono mica uguali, le rotonde. Guarda: cominciamo dalla tipologia più semplice…”
Ed è così che siamo venute a conoscenza delle varie categorie di rotonde. Cominciamo dalla più semplice: il classico e basico roundabout a prato, che Megalo ha denominato rotonda verde. Abbiamo poi le rotonde disseminate di cespugli verdi, classificate come rotonda al rosmarino (“Pare il nome di una focaccia” ha bofonchiato Ibadeth). La rotonda giardino è invece quella che è dotata non solo di cespugli verdi, ma anche di piante fiorite; se poi, oltre ai fiori, sfoggia anche un piccolo boschetto, ecco la rotonda Eden. Biblica, direi. Queste sono di gran lunga le più diffuse, anche perché probabilmente sono meno costose e la loro manutenzione dipende dalle finanze dell’amministrazione comunale; se il municipio in questione è particolarmente fornito (o ha voglia di sprecare i soldi dei contribuenti, direbbe Edoardo, notoriamente maligno), può prendere in considerazione l’idea di allestire una rotonda cristallina, dotata di fontana (come quella che accoglie i visitatori che da Perugia arrivino a Marsciano) o, colmo dei colmi, una rotonda monumentale, artistica, in cui troneggia un’opera d’arte (o presunta tale, a seconda). Ad Orvieto Scalo, ad esempio, in una rotonda fa bella mostra di sé un’opera dello scultore Livio Orazio Valentini, che a Megalo piace molto – e anche a me. Ho fatto tuttavia notare a mia sorella che dette categorie possono anche combinarsi, dando vita a connubi sesquipedali: a Perugia, vicino allo stadio, hanno da poco inaugurato un roundabout con un obelisco da cui zampilla dell’acqua, che poi si raccoglie in una piscinetta sottostante. Megalo è rimasta un po’ interdetta, mentre quella sboccata di Ibadeth proponeva la dicitura rotonda fallica

2 commenti:

Gaja Cenciarelli ha detto...

MEGALO! finalmente la vedo! È la tua sorella VERA, Susannuccia! E' BELLISSIMA!!! e poi tutta imbacuccata... in effetti me lo aveva detto Margot che le avevate fatto una foto! Senti, e come l'avete trovata? Sta bene? Lavora molto? Certo che la classificazione delle rotonde è parto di una mente geniale, eh... e però la battuta finale, quella di una "rotonda fallica" è proprio la mejo der mejo!!!

p.s. ma Edoardo, è malevolo, egli? ;)))

Susanna ha detto...

Sì, Megalo è la mia vera sorella. Sorella maggiore (ha sedici anni! e sta benissimo, anche se ha rallentato un po' l'attività...), e gatta persiana come la mia mamma.
Edoardo sì, è malevolo, egli! e anche un tantinellino fascista. Ma poco.
Ciao, zia Gaja, e saluti a Margot!