E' passato un anno, otto mesi e due giorni dalla scomparsa di Sonia Marra.
Ancora non si sa nulla e - almeno a livello ufficiale - nulla si muove.
A livello ufficiale, dico; perché io ignoro che cosa gli inquirenti stiano facendo. Magari stanno lavorando come castori, per quanto ne so io, ma non essendo addetta ai lavori non so niente e niente posso dire al riguardo. Un'altra cosa dirò: sono sicura che gli inquirenti fanno quello che possono... ma forse hanno le mani legate.
Ciò premesso, vorrei condividere con i miei amici blogger il dispiacere per una storia di cui nessuno parla più. Non voglio accusare chicchessia senza avere le prove, ma relativamente alla sparizione di Sonia si è ipotizzato - ipotizzato, dico, non si è accusato nessuno - il coinvolgimento di qualcuno legato alla Scuola di Teologia, dove la studentessa leccese lavorava part time. Nomi, però, non se ne sono fatti; ed è giusto, se non si hanno prove.
Il fatto è, tuttavia, che di questa storia pochi sono al corrente.
Perché ne riparlo ora?
Nei giorni scorsi ho ricevuto due messaggi: uno da un rappresentante di "Omphalos", di Perugia, l'altro da Ire, ex-studentessa pugliese che ha studiato nel capoluogo umbro.
Il rappresentante di "Omphalos" (Omphalospg.it) sostiene che non sono neppure state autorizzate le intercettazioni ambientali nell'indagare sulla scomparsa di Sonia (che, se fosse vero, sarebbe clamoroso); Ire si chiede perché gli studenti dell'Ateneo perugino (sia indigeni sia fuori sede) non protestino in massa e non si uniscano perché sul caso si faccia luce.
Già. Perché non lo fanno?
A questo punto provo, con la mia flebile voce miagolante, a lanciare un appello ai miei colleghi studenti delle Facoltà perugine.
Ragazzi... amici... per voi non conta niente che una vostra collega sia sparita, forse uccisa, e che di lei non si sappia ancora nulla?
Possono far sparire uno studente, forse ammazzarlo, e stare al sicuro?
E oltre tutto insinuare sui giornali nazionali che Perugia sia una città dove gli studenti non fanno altro che ubriacarsi, fare orge e drogarsi (come dissero al tempo dell'assassinio della povera Meredith)?
Perché non organizzate un Comitato, un blog, delle manifestazioni (magari appoggiandovi all'associazione "Penelope")?
La famiglia di Sonia Marra si è dovuta incatenare dinanzi alla Questura di Perugia per protestare contro l'indifferenza... Se ci uniamo tutti e facciamo vedere che siamo tantissimi, CHE COSA POSSONO FARCI?
Perché "Il diario di Susanna"? Ibadeth è una fascinosa ramarra albanese, che ha ereditato il blog dalla sua migliore amica, la gatta Susanna, mancata all'inizio del 2010. Ibadeth è immigrata dall'Albania, approdata in Italia via gommone. Suona il violino in un complesso di liscio (i "Licaoni") ed è sposata con il suricate Tarquinius. Ha molti amici, tra cui una gatta che gestisce un sito curioso: http://umbriacuriosa.altervista.org/
sabato 19 luglio 2008
Ancora su Sonia Marra...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Brava, Susanna! Quel che dico io è che finché un paese che voglia definirsi civile non pretenderà, A GRAN VOCE, che i propri cittadini non scompaiano nel nulla senza fare niente per sapere la verità, questo paese non potrà MAI chiamarsi CIVILE. non si possono tollerare certe cose.
Spero che si faccia un po' di rumore, sano e costruttivo, sul destino di Sonia Marra.
Un bacio felino a te, e alla Mamma.
(e a tutta la tua famiglia felina).
Il problema sta tutto nell'articolo 12, comma 2, lettera C del Disegno Di Legge governativo in materia di intercettazione telefoniche approvato all'unanimità nel Consiglio dei ministri dello scorso 13 giugno.
Qui si prevede che un magistrato che, per esempio, indaga su reati imputati a un religioso cattolico debba informare il vescovo competente; qualora l'indagine riguardi un vescovo, il magistrato deve informare la Segreteria di Stato vaticana.... chissà in questo modo quanti preti pedofili la faranno franca...
Riporto qui la notizia che citi, inserita nel forum dell'Associazione Omphalos di Perugia, ripresa dal blog "Gli amici di Beppe Grillo" di Perugia:
"La Curia Vescovile dà la collaborazione con gli inquirenti solo a parole, idem per il procuratore che non concede le necessarie intercettazioni ambientali e telefoniche.
Se per esempio avesse disposto un'approfondita perquesizione del centro teologico di Montemorcino, si sarebbe già trovata quella fossa molti mesi fa e forse chissà cos'altro ci si poteva trovare dentro.
Inoltre Sonia Marra abitava ad Elce e proprio in una chiesa di lì si riunisce un gruppo di neocatecumenali (i carismatici di Rinnovamento nello Spirito), possibile che nessuno abbia ancora osato ipotizzare che lei frequentasse anche quell'ambiente e non abbia voluto andare ad indagare?
La sensazione è che gli inquirenti siano un po' troppo impauriti di pestare piedi alle persone sbagliate e che pertanto non si possano muovere con la necessaria libertà investigativa."
Grazie, Panda! Diamoci da fare per pubblicizzare la cosa!!!
ha ragione panda. guardate un po' cosa è successo con emanuela orlandi, e non era stato nemmeno approvato il disegno di legge di cui sopra... avere a che fare con la Chiesa, in questi frangenti, è peggio che sbattere contro un muro di gomma.
sob...
Hanno ragione i romani: S.C.V. non significa "Stato Città del Vaticano", bensì "Se Cristo Vedesse..."
Posta un commento