venerdì 4 luglio 2008

La dittatura gentile (oddìo, gentile...)


Ieri ho accompagnato Filòstrato a una mostra d’arte concettuale. Filòstrato (il flautista portoghese dei "Licaoni del Liscio") è un pipistrello, pertanto è quasi cieco, quindi non capisco questo suo accanimento nell’andare a vedere esposizioni di quadri; ma tant’è… Mentre guardavamo (?) una chiesa fatta di cartoni della locale centrale del latte, parlavamo della situazione politica attuale e Filòstrato sosteneva che siamo in dittatura. Come in dittatura, gli ho chiesto io. In dittatura, sì, ha replicato lui. Non sarà una dittatura tradizionale in cui ti vengono a manganellare se dici qualcosa di sgradito al regime; nessuno si presenterà a casa tua all’alba per portarti in qualche garage sotterraneo e torturarti; reputo improbabile che ronde italo-forzute ti costringano a bere olio di ricino; non penso che verrai uccisa e che il tuo cadavere sarà ritrovato fatto a pezzi e chiuso in un sacco qualche giorno dopo. No, queste cose non si fanno. Non sta bene, ho detto io. E’ maleducazione, ha ribadito lui. Attirerebbero troppo l’attenzione, principalmente. Oltre tutto, non c’è bisogno di violenza, basta ignorare signorilmente le manifestazioni di dissenso. Se di una cosa non si parla, non esiste… un po’ come le migliaia di specie che nascono e si estinguono nella giungla senza che i naturalisti ne vengano mai a conoscenza. In uno stato, ha continuato Filòstrato, in cui il Presidente del Consiglio possiede:
- tre televisioni;
- la maggiore casa editrice;
- la maggiore casa cinematografica;
- catene di giornali vari;
- due televisioni (1 e 2) in teoria statali, in pratica controllate da lui;
mi dici che è difficile orientare l’informazione?
Beh, sì, non è difficile, ho convenuto io. Basta non parlare di una cosa per affossarla… Ti ricordi l’anno scorso, quando a maggio c’è stata quella manifestazione in favore dei DICO, in concomitanza col "Family Day"? Del "Family Day" i mass media hanno straparlato prima, durante e dopo; della manifestazione "Orgoglio Laico" quasi non hanno fatto menzione. Così come del GayPride, della manifestazione di Genova in difesa della legge 194… La cosa più miseranda, nel caso di "Orgoglio Laico", è stata che la stessa forza politica che aveva proposto una legislazione delle coppie di fatto, i Democratici di Sinistra, non l’ha difesa! Alla manifestazione non si sono visti! Se no i cattolici si arrabbiavano. E così succederà per la manifestazione dell’8 luglio contro le leggi-canaglia. Ne parlano solo il TG 3 e La7. Già Il PD si è dissociato, ha detto che è inopportuna, l’ha sbeffeggiata soprannominando "Vaffa-tondi" i suoi sostenitori… Di che ha paura, Veltroni, che Berlusconi gli faccia tottò sul sederino?
Allora mi dai ragione, sul fatto che siamo in dittatura, ha concluso Filòstrato. Tu sei libera di parlare, e chi te lo proibisce? Sali sopra un bidone della spazzatura all’angolo della strada e parla alla gente, se vuoi, forse una ventina di persone ti darà retta, ma sappi che quella è la tua spettanza di pubblico. Puoi parlare quanto ti pare, tanto il regime farà in modo che non ti ascolti nessuno.
Solo i blog come questo... o quest'altro...
Abbiamo concluso la visita alla cafeteria del Museo e poi siamo andati ad affiggere volantini per la manifestazione di martedì 8 luglio.
Roma, Piazza Navona, ore 18…



Roma, 8 luglio, ore 18
manifestazione in piazza Navona.

COLOMBO, PARDI, FLORES D'ARCAIS: TUTTI IN PIAZZA
CONTRO LE LEGGI-CANAGLIA
ALLA MANIFESTAZIONE ADERISCE ANCHE
ANTONIO DI PIETRO

Care concittadine e cari concittadini, il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l'architrave
della convivenza civile, la legge uguale per tutti.

Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico
il dovere di scendere in piazza subito.

Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci.

Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti,
ci diamo appuntamento a Roma
l'8 luglio in piazza Navona alle 18

per testimoniare con la nostra opposizione - morale, prima ancora che politica -
la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.
Vi chiediamo l'impegno a "farvi leader", a mobilitare fin da oggi - con mail, telefonate,
blog, volantini - tutti i democratici.

La televisione di regime, ormai unificata e asservita,
opererà la censura del silenzio.

I mass-media di questa manifestazione
siete solo voi.

1 commento:

Gaja Cenciarelli ha detto...

La mia nipotina mi piace sempre di più!
BRAVA! IMPEGNATA SOCIALMENTE E GATTA!
BRAVA, SUSANNA!