sabato 5 luglio 2008

Margot, i Ruscinates e i Gaturni - 2° puntata


Ieri sono andata a Roma perché Ibadeth doveva far non so cosa all’Ambasciata del suo paese, e già che c’eravamo siamo tornate al Museo delle civiltà pre-romane, a trovare mia cugina Margot. Con me e Ibadeth c’erano suo marito Tarquinius, Charlie-Jalal e Maria Grata Li Greci (la ricordate? L’anestesista siciliana, la micia bianca che danzava col nome d’arte di Shulamith).
Appena entrati, Charlie l’ha salutata con un sonoro "Aho!!!" (il che è più o meno l’unica cosa che vocalizza), ma Margot, senza scomporsi, gli ha urlato: "Anfamelico!!!"; al che, Charlie non ha trovato alcunché da opporre. Margot ci ha quindi invitato a pranzo ("Non è niente di che, è un pranzo estemporaneo, un po’ così" si è scusata; e Tarquinius, che è preciso, ha bofonchiato "Così come?") e ci ha apparecchiato nel cortile interno del Museo, sotto gli alberi di fico. Mentre mangiavamo (carne in gelatina e vino bianco ghiacciato), Tarquinius la interpellava sulle sue scoperte archeologiche e le chiedeva ragguagli su queste due civiltà, i Gaturni e i Ruscinates, di cui nel Museo sono raccolte varie testimonianze.
"Niente, abbiamo sempre pensato che nell’Agro Pontino, prima delle paludi, si fossero sviluppate delle civiltà" ci ha spiegato Margot. "Non so se conoscete l’orografia della zona…"
"Affatto" ha risposto Tarquinius "So solo che c’erano delle paludi e che Mussolini le ha fatte bonificare… di più, non so"
"Sì, prima del Terziario, nel Pliocene… ti parlo di un paio di milioni anni fa, tutto il Lazio era coperto dal mare, non c’era neanche il Tevere. C’era solo qualche isola allungata che affiorava, tipo i monti Simbruini e i Lepini…C’erano quattro complessi vulcanici (te la faccio breve). Nel Quaternario, l’uomo (e il gatto) già popolavano le pianure e le pendici dei monti. Alla base dei Monti Lepini, a sud di uno di questi quattro vulcani, esattamente il Vulcano Laziale, c’era un grande golfo, che era appunto la zona delle Paludi Pontine. Ibadeth, ti porto della birra?"
"Magari" ha detto Ibadeth, mentre Tarquinius diceva: "Ma no, non ti disturbare!"
"Decidetevi" li ha esortati blandamente Maria Grata. Margot si è alzata ed è andata a prendere la birra in cantina (non ha bisogno del frigorifero perché c’è una piccola caverna, freddissima, su un lato del fabbricato del Museo, dove lei ha allestito una cantina da sogno), mentre Tarquinius prendeva in giro Ibadeth a causa della sua scarsa propensione ai complimenti. Ibadeth è così: se le offri qualcosa non ti dice di no manco a morire.
Tornata con la birra, Margot ha continuato a raccontare. "Dicevo? Ah, i Ruscinates…" Anche Margot è buffa: ha scoperto una civiltà di cui nessuno sapeva niente, ma ne parla con leggerezza, come se avesse scoperto un pub particolarmente fornito o un negozio dove praticano sconti sostanziosi. "Vivevano nell’Agro Pontino già dall’età del Rame: lo sappiamo perché abbiamo trovato resti di capanne e di tombe… la necropoli di Eritia, non so se l’avete mai intesa nominare. Questa spedizione l’ha guidata il Conservatore del Museo… adesso è morto, poveretto… lo chiamavamo Moby Dick, perché era bianco e monumentale"
"Moby Dick, la balena bianca!" ha esclamato tutta allegra Maria Grata.
"Sei un genio" l’ha rintuzzata Ibadeth, mentre Margot si asciugava furtivamente una lacrima.
"Già… Poi, in una spedizione di qualche anno dopo abbiamo individuato due siti dell’Età del Bronzo, 6.000 anni fa, più o meno, Beigoe e Ekathlen. Lì abbiamo recuperato materiale ceramico di vario tipo. Sappiamo poi che i c’è stata, circa nell’VIII secolo, un’ondata espansiva di derivazione egizia, i Gaturni, appunto, che commerciavano con gli empori etruschi tipo Veio. Portavano ceramiche ed oggetti di fabbricazione orientale, di materiali preziosi tipo oro, avorio, elettro…"
"E che è l’elettro?" ha voluto sapere Ibadeth.
"Una lega d’oro e d’argento" ha risposto Margot.
"Manco male" ha commentato Ibadeth.
"No, oltre tutto erano lavorati in maniera molto raffinata. Pensa che un santuario gaturno dedicato a Bastet (sempre sia lodata), attirava fedeli da tutto il territorio pontino, ed ha soppiantato il culto preesistente dei Ruscinates per gli uccelli (che venivano religiosamente mangiati). Il santuario l’abbiamo rinvenuto in fondo ad un bosco di lecci, presso la località Bella Farnia. Ora è recintato, naturalmente. Ha forma stellare, cinque serie di archi e gallerie sostruite da muri a secco, e sorgeva presso la sponda meridionale del Lacus Lubina (che adesso, ovviamente, non c’è più) ed era un punto di passaggio".
"Sapevo che ad un certo punto si erano diffusi a Roma culti orientali" ha detto Tarquinius. "Aho!" ha puntualizzato Charlie. Margot gli ha servito altro vino e lui s’è azzittito.
"Vero. Ma tu parli dell’età imperiale, II secolo dopo Cristo. Andavano di moda Iside, Osiride, Mitra, il Cristianesimo… Il santuario gaturno di Lacus Lubina, invece, è del VI secolo avanti Cristo, di età arcaica. Anche se la dea gatta Bastet è stata ricollegata alla Bona Dea romana e ad Astarte, in quanto protettrice della fecondità, delle cisterne e delle fontane…"
"Che c’entrano le cisterne con la fecondità?"
l’ha interrotta Ibadeth. Tarquinius le ha dato uno scappellotto. "E secondo te senza l’acqua cresce qualcosa?"
"Già" ha riso Ibadeth.
"Che avete trovato, nel santuario gaturno?" ho domandato io.
"Beh, un po’ di cose così… coppe di bucchero grigio, kathissae ondulate in bronzo turchese… uno stylabex, ah, e un agoux, una coppa sferica a bocca trilobata con manici riproducenti gatti, usata credo per attingere vino… a proposito" e si è servita di bianco "o forse da dare come premio in qualche gara, non so…ah, poi una collana di elettro e pasta di vetro rosso vivo, detta "sìfkala", forse un ornamento femminile per uso rituale…"
"Che fine hanno fatto Ruscinates e Gaturni?" ha chiesto Tarquinius.
"Beh... nel IV secolo avanti Cristo sono arrivati i Romani…"
"Forza Roma forza lupi!" ho strillato io. Charlie (che credo tifi la Lazio) si è risvegliato e ha strillato: "Ahoooo!!!" Margot ha riso. "Non credo che i Gaturni abbiano inneggiato tanto ai Romani, sai. Parecchie famiglie Ruscinates sono state assorbite dalla civiltà romana, ma i Gaturni erano un osso duro. Parecchi furono emarginati o presi prigionieri; un console dell’epoca, tale Silvio Maronio, fu così abile da far credere ai Romani che i Gaturni costituissero un pericolo mortale per la civiltà romana; anzi, che fossero loro la causa dei mali di Roma. Così si cominciò a schedarli, ad accusarli di furti e crimini vari, di spaccio di polvere di papavero, una sostanza allucinogena…"
"… a prendere le impronte digitali ai gattini-bambini…" finì Ibadeth. "Perché questa storia mi ricorda qualcosa?"
"Tutela dell’infanzia gaturna?" ho suggerito io.
"Ahoooo!!!" ha chiosato Charlie. Sul che, nessuno ha trovato da eccepire.

6 commenti:

Gaja Cenciarelli ha detto...

Susannuccia, tu sei UN GENIO.
a parte il fatto che ho BEVUTO d'un fiato il tuo post e che ho trovato il resoconto mooooolto interessante (ah, ecco dove nasconde la birra, quella figlia di gatta grigia!), direi che il finale è stato amaro quel tanto che è bastato per renderlo un bellissimo racconto. TROPPO reale, e non per colpa dei gatti... e nemmeno della dea Bastet (sempre sia lodata).
Mi si è spento il sorriso...
Però voi felini siete pieni di risorse... chissà mai che non dobbiamo imparare da voi? Eh, mi sarebbe piaciuto tanto essere con voi...
p.s. Ma siamo sicuri che Charlie è della Lazio? È un tipo di poche parole, eh? ;-))**
SEI BRAVISSIMA, NIPOTINA!!
Moby Dick ringrazia, con una lacrimuccia... :*

Susanna ha detto...

Eh, sì, i gatti nascondono la birra e trincano alla faccia nostra... Sì, il finale è un po' amaro... ma è previsto UN GRANDE RITORNO DEI GATURNI!!!
Sempre sia lodata Bastet!
Susanna

Gaja Cenciarelli ha detto...

sai cosa stavo pensando? che sono curiosissima di vedere la ramarra Ibadeth! con un nome così dev'essere bellissima! =^..^=

Gaja Cenciarelli ha detto...

p.s. il post che ho dedicato alla mia nipotina ha battuto tutti i record di commenti da quando ho aperto il blog! SUSANNA È MITICA!!! Lo sapevo! (ma quanto mi piacerebbe darle un po' di bacini o coccolarla un po'... =^..^=)

Susanna ha detto...

Ben presto vedrai Ibadeth: il grande pittore Teomondo Scrofolo le sta facendo un ritratto... Cmq, ci hai presente Jessica Rabbit? SiMO Lì...
E poi, perché non vieni a conoscermi?
Io sono ringhiosa solo con i gatti, con gli esseri umani, specie se zie, sono molto cordiale...
Baci, susanna

Gaja Cenciarelli ha detto...

DAVVERO???
mi sa che prima o poi verrò... :-D sono troppo curiosa! (questo blog è la mia prima lettura ogni mattina! ormai non posso più farne a meno!)